Equilibrata e facile da guidare, sfoggia un motore con prestazioni brillanti e ha una ottima qualità costruttiva. L'allestimento è molto curato e coinvolgente, ma influisce sul prezzo e la dotazione elettornica è inesistente
Equilibrata e facile da guidare, sfoggia un motore con prestazioni brillanti e ha una ottima qualità costruttiva. L'allestimento è molto curato e coinvolgente, ma influisce sul prezzo e la dotazione elettornica è inesistente
È leggera, il motore ha prestazioni brillanti ed è ottima la qualità costruttiva
Il prezzo è elevato (soprattutto in questo allestimento, peraltro riuscito), la dotazione elettronica è ridotta all’osso
Le neoclassiche sono un settore molto in voga, a cui Yamaha contribuisce in maniera originale con una versione debitamente "corretta" della propria media naked MT-07.
La XSR 700 XTribute è ispirata alla XT 500 enduro del 1981 e sfoggia sella piatta e pedane offroad, soffietti per la forcella e un manubrio con traversino. Monta un nuovo faro a LED di classica forma tonda, con proiettore diviso e luce di posizione semicircolare. Non cambia il cruscotto della XSR: il classico strumento di forma circolare con display LCD è stato però spostato in avanti per migliorarne la leggibilità. Impeccabili i blocchetti al manubrio, che sfoggiano la proverbiale qualità giapponese. La diversa forma dei pulsanti permette di riconoscerli anche al buio, anche se non sono illuminati. La luce posteriore ha una forma tonda classica ma è ovviamente a LED, come gli indicatori di direzione. Le verniciature sono brillanti, le plastiche spesse, i cavi in ordine: la qualità di questa moto è da vera giapponese.
Il motore CP2 da 689 cm3 Euro 5 è lo stesso della MT-07, ci sono nuovi freni e una forcella rivisitata nel settaggio. Per il 2022 la XSR offre un impianto frenante rivisitato con dischi anteriori più grandi: ora hanno un diametro di 298 mm. Lo scarico della XSR 700 è in posizione ribassata sotto al motore, una soluzione che contribuisce ad abbassare il baricentro e migliorare la maneggevolezza.