La
Ténéré 700 è stata una moto attesissima, che è andata a occupare una fascia di mercato piuttosto sguarnita: il bicilindrico frontemarcia di 698 cm3 da 35 kW è uguale (a parte i condotti di aspirazione e la centralina) a quello della “normale”, che però raggiunge regimi più alti ed eroga una potenza superiore. La coppia massima è simile tra le due versioni e con una minima spesa si può comunque riportare a“potenza piena”. La Ténéré ha un aspetto da vera “dakariana” grazie al cupolino che avvolge il gruppo ottico con 4 faretti. Nella vista posteriore risalta il grande serbatoio da 16 litri. La ciclistica è più che adeguata al fuoristrada leggero, e pure qualcosa di più: all'anteriore c'è una generosa forcella a steli rovesciati, al posteriore troviamo un forcellone in alluminio sul quale lavora un mono Kayaba con escursione di 200 mm, completamente regolabile. Anche il voluminoso terminale di scarico laterale richiama i rally: ha un aspetto grintoso ed è ben rifinito, col fondello e la fascetta in alluminio. Il cruscotto è un grosso pannello LCD, chiaro e ben leggibile, che si sviluppa in verticale. È ben leggibile, anche nella guida in piedi. Di serie la T7 (come la chiamano in Yamaha) monta
un’ampia piastra paracolpi in alluminio che ripara la parte bassa del bicilindrico dagli urti in fuoristrada. La Ténéré è una moto comoda anche per viaggiare in due: lo spazio è buono e le pedane sono alla giusta distanza dalla seduta. Peccato solo per le maniglie piccole e scomode da usare. Il vano sottosella è piccolo, ma c'è: sotto la seduta del passeggero si cela una piccola vaschetta dove si può portare un piccolo bloccadisco o qualche attrezzo.
