Voge è il marchio “top di gamma” del gruppo cinese Loncin (fornitore anche di BMW) e questa trofeo monta un motore bicilindrico da 471 cm3 con distribuzione a doppio albero a camme da 43,3 CV (rilevati alla ruota) a 8.100 giri. Da notare la frizione assistita (dotata anche di sistema antisaltellamento) che riduce lo sforzo richiesto per azionare la leva.
La forcella di KYB con steli rovesciati da 41 mm non è regolabile. Il monoammortizzatore posteriore, fissato a leveraggi progressivi, si regola invece nel precarico. Di pregio l’impianto frenante con pinze della giapponese Nissin e dischi con profilo a margherita da 298 mm di diametro. La qualità costruttiva generale è molto buona e non ha nulla da invidiare alle più rinomate giapponesi.
Come tutte le moto di ultima generazione, i fari della Voge usano potenti luci a LED, belli gli indicatori di direzione con LED perimetrali. La Voge è dotata di un cruscotto TFT che si connette al cellulare e può visualizzare anche le info del navigatore. La Trofeo 500AC non ha sistemi elettronici di assistenza: lo si vede dai blocchetti poco “affollati” ma ben realizzati e comodi da usare. Il serbatoio da 19 litri con forma a goccia ha raffinate saldature al laser. La sella invece ha le cuciture a vista come le “fuoriserie” più raffinate. Bello il terminale di scarico “a fetta di salame”, con tanto di griglia attorno al db-killer: peccato però che nelle pieghe decise arrivi facilmente a strisciare sull’asfalto. Il vano sottosella ospita i documenti, la trousse con gli attrezzi e con un po’ di accortezza ci sta anche un bloccadisco.
