Le “endurone” nacquero nei primi anni 80: avevano un solo cilindro (BMW GS a parte), serbatoi extra large e nomi che richiamavano la mitica Parigi-Dakar. La Royal Enfield Himalayan in queste pagine ha linee molto simili, sfoggia un nome altrettanto esotico e ripropone le stesse soluzioni tecniche: motore monocilindrico con raffreddamento misto aria/olio, robusto telaio in tubi d’acciaio, sospensione posteriore con monoammortizzatore (la prima su una Royal Enfield) e ruota anteriore da 21 pollici con gomme leggermente tassellate Pirelli MT 60.
Pronta per partire
La posizione di guida è comoda, la sella è ampia e morbida e la dotazione è notevole: la Himalayan monta di serie la protezione motore in metallo, i telaietti laterali paracolpi (che possono caricare taniche di benzina o acqua), miniparabrezza, portapacchi in acciaio, serbatoio da 15 litri e una ricca strumentazione, dotata addirittura di bussola. Più che soddisfacenti le finiture: alcuni dettagli sono economici, ma considerando il prezzo non ci si può proprio lamentare.
Pronta per partire
La posizione di guida è comoda, la sella è ampia e morbida e la dotazione è notevole: la Himalayan monta di serie la protezione motore in metallo, i telaietti laterali paracolpi (che possono caricare taniche di benzina o acqua), miniparabrezza, portapacchi in acciaio, serbatoio da 15 litri e una ricca strumentazione, dotata addirittura di bussola. Più che soddisfacenti le finiture: alcuni dettagli sono economici, ma considerando il prezzo non ci si può proprio lamentare.