Più la usi, più ti piace

Su strada

Vista da ferma, la Versys 1000 sembra massiccia, pesante, ma quando si sale in sella i timori spariscono. La posizione di guida è corretta e la vita “snella” permette a chiunque di mettere i piedi a terra con facilità. Il motore ha un bel tiro ai bassi e medi regimi: tra i 2.000 e i 5.000 giri si dispone di una coppia notevole, non serve tirare le marce perché l’erogazione è sempre piena, mai brusca. Anche tra le curve la Versys 1000 si muove agilissima, nonostante le dimensioni possano fare temere il contrario: sembra di guidare una (grossa) motard, si passa da una curva all’altra con facilità e poca fatica. Freni OK ma da “strizzare”.
 

In autostrada

La grossa crossover Kawasaki è una “viaggiatrice nata”. Si macinano chilometri in tutto relax, grazie alla sella ben imbottita e all’efficace riparo dall’aria offerto da cupolino e parabrezza: ci si ritrova ad andature “da ritiro patente” senza accorgersene. Peccato per le vibrazioni, avvertibili tra i 4.000 e i 6.000 giri nella zona sella/serbatoio e sulle manopole. Nella media invece i consumi: la percorrenza media è intorno ai 15 km/l. Ottima la stabilità e la tenuta di strada: si sente la stretta parentela tra questo telaio e quello della naked Z 1000. 
 

In città

Il ridotto raggio di sterzo e la buona maneggevolezza permettono di usare e apprezzare la Versys anche nel traffico cittadino. Solo nelle manovre da fermo e nella marcia a bassa velocità si avverte una certa “inerzia” a causa del peso. Il motore ha un ottimo tiro, riprende in sesta marcia da 50 km/h a 2.000 giri senza incertezze, limitando così l’uso del cambio che è abbastanza morbido, ma ha qualche “imprecisione” se usato senza troppo riguardo. L’ABS, il controllo di trazione e la mappatura selezionabile sono apprezzate da chi va in moto tutto l’anno perché aumentano la sicurezza in condizioni difficili o col fondo sdrucciolevole.