Un tempo i piloti non erano divi come oggi: erano persone che correvano di mestiere e si sentivano fortunati perché qualcuno li pagava per fare ciò che amavano. Poi c’erano i “gentleman riders”, gli appassionati che andavano (e vanno ancora oggi) in pista per puro divertimento e spesso non corrono neppure: girano per allenamento con moto poco meno impegnative di quelle dei “professionisti”. Dai tempi della 916 e della 748, Ducati ha sempre in gamma per questi gentleman riders una superbike in versione “piccola”.
strada e pista
La 959 Panigale della nostra prova (che affianca la 1299) è l’ultima di queste “piccole superbike” bolognesi con performance da maxi e facilità d’uso da 600 sportiva. Certo, definire “piccola superbike” una moto da quasi 1.000 cm3 con 142 CV (rilevati alla ruota) sembra uno scherzo. Ma la 959 Panigale è davvero una “piccola superbike” con le stesse raffinatezze delle 1299. Per esempio i 3 “Riding Mode” tra cui il pilota può scegliere quella più adatto al suo stile di guida e alle condizioni del tracciato. I Riding Mode (Race, Sport, e Wet) consentono di variare all’istante la potenza erogata (Power Mode), i livelli d’intervento di ABS (3 livelli di intervento), controllo di trazione DTC (8 livelli), cambio elettronico (DQS) e freno motore (EBC) nonché la grafica del cruscotto. A livello ciclistico ritroviamo il telaio monoscocca in alluminio delle Panigale con il motore come elemento strutturale, un forcellone bi-braccio e una poderosa forcella Showa Big Piston da 43 mm. Anche il prezzo è “da Ducati”: la 959 Panigale infatti costa 16.490 euro f.c.. Ma finiture e dotazioni sono di altissimo livello e la tenuta dell’usato è una certezza.
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La 959 Panigale della nostra prova (che affianca la 1299) è l’ultima di queste “piccole superbike” bolognesi con performance da maxi e facilità d’uso da 600 sportiva. Certo, definire “piccola superbike” una moto da quasi 1.000 cm3 con 142 CV (rilevati alla ruota) sembra uno scherzo. Ma la 959 Panigale è davvero una “piccola superbike” con le stesse raffinatezze delle 1299. Per esempio i 3 “Riding Mode” tra cui il pilota può scegliere quella più adatto al suo stile di guida e alle condizioni del tracciato. I Riding Mode (Race, Sport, e Wet) consentono di variare all’istante la potenza erogata (Power Mode), i livelli d’intervento di ABS (3 livelli di intervento), controllo di trazione DTC (8 livelli), cambio elettronico (DQS) e freno motore (EBC) nonché la grafica del cruscotto. A livello ciclistico ritroviamo il telaio monoscocca in alluminio delle Panigale con il motore come elemento strutturale, un forcellone bi-braccio e una poderosa forcella Showa Big Piston da 43 mm. Anche il prezzo è “da Ducati”: la 959 Panigale infatti costa 16.490 euro f.c.. Ma finiture e dotazioni sono di altissimo livello e la tenuta dell’usato è una certezza.