La Multistrada ha un gran motore, potente ma ben sfruttabile, e una completissima dotazione elettronica di serie.
Difetti:
Il cambio a volte è poco preciso in scalata, la modulabilità del freno anteriore è migliorabile, la forcella ha una taratura fin troppo morbida
Se non si guardano le sigle sulle fiancatine, è quasi impossibile capire che si tratta della 950 e non della “sorellona” 1200 Enduro. In effetti la differenza è (quasi) tutta nel motore bicilindrico Testastretta 11° da 937 cm3 da “soli” 106 CV (rilevati alla ruota), quindi meno impegnativo del potente 1200 (per il quale avevamo rilevato 138,7 CV alla ruota). guida sicura
La Multistrada 950 è una moto tutto sommato facile anche grazie al Ducati Safety Pack di serie: un “pacchetto” elettronico che comprende l’ultima evoluzione dell’ABS Bosch 9.1 MP (regolabile su 3 livelli, ma non utilizzabile in curva), e del Ducati Traction Control regolabile su 8 livelli. Questi sistemi di sicurezza hanno un grado di intervento differente a seconda della mappatura motore usata, o meglio del Riding Mode inserito (Sport, Touring, Urban, Enduro), ma possono essere personalizzati dall’utente che può così settare la Multistrada 950 secondo le proprie esigenze e capacità di guida. Nella ciclistica ritroviamo il classico traliccio in tubi d’acciaio delle Multistrada, collegato in questo caso a un forcellone bibraccio in alluminio. Le sospensioni sono di qualità (ma senza controllo elettronico): con forcella a steli rovesciati da 48 mm e monoammortizzatore, entrambi completamente regolabili. Interessante la ruota davanti da 19 pollici come sulla 1200 Enduro. Il prezzo non è basso, ma è allineato a quello delle concorrenti ed è comunque nettamente inferiore a quello delle sorelle 1200.
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