Come è fatto
La Tomos è una storica azienda slovena che fino agli anni 80 riforniva l’intera Jugoslavia di ciclomotori. Ora l’azienda (che ha sede a Capodistria, a pochi chilometri da Trieste) arriva sul mercato italiano. La sua produzione è rimasta incentrata sui ciclomotori con motore due tempi e cambio automatico a due marce che da sempre equipaggia i suoi prodotti. Il Classic di questo test è un cinquantino economico dedicato ai nostalgici dei vecchi “motorini” anni 60: sfoggia ruote a raggi, gomme con fascia bianca e diversi particolari cromati come il portapacchi posteriore, il fanale con tachimetro incorporato e la protezione paracalore della marmitta. L’avviamento “vecchia maniera” è facile: aria tirata e scalciata sulla pedivella (dimenticatevi i problemi con la batteria...). Sono “vintage” anche i freni, entrambi a tamburo. Il Classic è disponibile esclusivamente in tinte pastello e costa solo 1.250 euro.

Come va
Anche su strada il comportamento è “vintage”. Il Classic è leggero e maneggevole, il suo motore 2 tempi che borbotta a basso regime è poco potente e facile da gestire. Il cambio automatico a due marce si sente: il passaggio dalla prima alla seconda è netto e avviene intorno ai 20 km/h.Le sospensioni se la cavano bene anche sul pavé cittadino. Attenzione però all’effetto “rimbalzo” creato dall’azione ammortizzante combinata della sella e delle molle posteriori. Da rodare i freni: per ottenere una risposta sufficiente bisogna “strizzare” a fondo entrambe le leve.