Come è fatto

Esteticamente è una via di mezzo tra il vecchio e “voluminoso” Xciting e il più sportivo (almeno per le prestazioni) Downtown, simile anche nelle dimensioni. Il K-XCT si adatta bene a tutte le situazioni: è sufficientemente compatto per cavarsela in città, ma robusto e protettivo quanto basta per affrontare l’autostrada, sfruttando le prestazioni del motore di ultima generazione e l’autonomia offerta dal serbatoio da 11 litri. Ben fatto e curato nella scelta delle plastiche verniciate, sfoggia dotazioni moderne come le luci a led e il cruscotto tutto digitale; solo dettagli secondari come le plastiche degli sportelli sono migliorabili. Lo spazio a bordo è buono, ma i più alti toccano lo scudo con le gambe e il sottosella contiene solo un casco.

Come va

Appena si muove la manopola del gas, il motore da quasi 28 cavalli spinge forte: i sorpassi in città sono un gioco da ragazzi e la ripresa è vigorosa fino alla massima velocità. Il passo corto, simile a quello di un “ruote alte”, lo rende  agile nel traffico. Buona anche la distribuzione dei pesi: non si avverte quel peso dell’anteriore avvertibile su altri scooter Kymco.
Le sospensioni sono robuste e ben tarate per le alte velocità, ma su buche e tombini trasmettono le asperità al pilota: si ha sempre il controllo dello scooter, soffre solo il comfort. I freni, entrambi a disco di dimensioni generose sono molto potenti, anche troppo: meglio non “aggrapparsi” alla leva del freno posteriore perché si rischia di bloccare la ruota.