La Multistrada Enduro si "allinea" alla versione standard: arriva il motore Ducati Testastretta DVT (Desmodromic Variable Timing) a fasatura variabile da 1.262 cm3 e omologato Euro 4. Rispetto al precedente modello 1200, il nuovo bicilindrico garantisce una curva di coppia più corposa soprattutto ai bassi e ai medi regimi: l’85% della coppia massima è disponibile già a 3.500 giri ma la curva si "alza" a tutti i regimi, raggiungendo il valore massimo di 13,2 kgm a 7.500 giri. Il sistema DVT infatti è stato ricalibrato per massimizzare l’erogazione della coppia ai medi e bassi regimi senza penalizzare la potenza massima di ben 158 CV a 9.750 giri. Migliora anche l'affidabilità, come si nota dai lunghi intervalli di manutenzione: il cambio dell’olio è previsto ogni 15.000 km, mentre il “Desmo Service” è necessario ogni 30.000 km.
Cambiano le quote ciclistiche...
Rispetto alla precedente 1200 cambiano anche le quote ciclistiche. Le nuove quote, con sella e manubrio più bassi rispettivamente di 10 e 30 mm, assieme all’interasse ridotto di 3 mm, garantiscono migliore accessibilità e maggiore divertimento nella guida (ma chi è di taglia minuta deve sempre fare i conti con dimensioni generali "importanti" e una seduta a 86 cm da terra). Nuovo anche il forcellone bibraccio, più leggero di circa mezzo chilo del precedente. L’angolo di sterzo è rimasto invariato, mentre l’avancorsa è aumentata di 1 mm e ora misura 111 mm.
Come va
Scordatevi la "vecchia" 1200:
il motore 1260 trasforma radicalmente la Multistrada Enduro, come avevamo già verificato provando la versione "crossover" con ruota anteriore da 17. Il bicilindrico DVT
ha una coppia poderosa in particolare
ai bassi e medi regimi che sono quelli più importanti nell'utilizzo su strada, ma grazie all'erogazione più regolare rispetto alla precedente versione,
è nettamente più facile da gestire persino in modalità Sport. Per chi ama i numeri, il 1260 DVT dà il meglio tra i 3.000 e i 7.000 giri con un'erogazione piena e corposa, ma sfoggia anche un allungo godurioso fino ai 9.000 giri, quando entra in funzione il limitatore.
Più "facile" su strada
E poi ci sono le nuove quote ciclistiche: d'accordo il baricentro resta sempre piuttosto alto per via del grosso serbatoio dakariano col peso del carburante "in alto", ma adesso la seduta ribassata e le sospensioni dall'escursione ridotta permettono a tutti di mettere i piedi a terra più facilmente. E poi
le nuove misure del telaio più "svelte" regalano tanto divertimento su strada: nei percorsi guidati la moto è agile e svelta nei cambi di direzione, quasi come un motardone.
Con la ruota da 19 è più divertente
In effetti
nel misto può dare grossi problemi a naked e sportive nonostante la ruota anteriore da 19" che, anzi a nostro avviso, la rende persino più divertente della versione "standard" con cerchio anteriore da 17". Il merito è anche degli pneumatici di primo equipaggiamento: questi
Pirelli Scorpion Trail II tengono letteralmente incollata la Ducatona all'asfalto. E poi c'è
il cambio elettronico che funziona perfettamente e permette di uscire velocissimi dalle curve "snocciolando" le marce in rapida successione.
Fuoristrada è una endurona "vera"
Il bello di questa Multistrada è che una volta tolte le borse (e magari anche gli specchietti)
basta schiacciare il pulsante "Enduro" per trasformarla in una offroad cattivissima: una moto che con un paio di pneumatici tassellati (nel test avevamo i Pirelli Scorpion Rally) può affrontare senza timori tutte (o quasi) le situazioni che si incontrano nella classica uscita in fuoristrada. Non stiamo parlando delle "strade bianche" da scrambler, ma di
sterrati impegnativi, fettucciati, salite smosse simili a pietraie e tratti con terreno fangoso; situazioni sicuramente più adatte a una snella monocilindrica 4T che non a una grossa bicilindrica da oltre 250 kg.
La guidi con le gambeIl serbatoio e la sella stretti e ben raccordati permettono di guidare in piedi senza problemi, guidando la Multistrada "con le gambe" come si fa con le enduro professionali. Quanto alle nuove sospensioni, nonostante l'escursione ridotta rispetto alla versione precedente, stupiscono per la linearità con la quale assorbono ogni sorta di ostacolo.
Elettronica "amichevole"
La "ciliegina sulla torta" della Multistrada 1260 Enduro è la
nuova interfaccia HMI (Human Machine Interface): il cruscotto digitale TFT e i vari comandi sono fatti in modo da rendere facile e intuitiva la navigazione tra i vari menù e sottomenù e la regolazione dei settaggi di tutti i vari dispositivi elettronici di bordo. Da notare che la dotazione di serie comprende anche il
Ducati Multimedia System che permette di connettere lo smartphone e il casco alla moto tramite Bluetooth, così da gestire le funzioni più importanti come ricezione telefonate, notifiche sms e musica semplicemente coi comandi al manubrio.