Come è fatta
Due ruote, un motore e poco altro “attaccato”: è la ricetta della Beta Urban, una motoretta pensata per sgusciare in città, là dove anche gli scooterini sono costretti a fermarsi, ma capace di cavarsela anche sugli sterrati poco impegnativi. Snella (quasi) come una bici, ha una posizione di guida molto raccolta con sella e pedane vicine: chi supera il metro e 75 deve piegare molto le gambe e si stanca in fretta. Anche la sella poco imbottita indolenzisce presto il fondoschiena. Il motore è un 200 cm3 raffreddato ad aria prodotto dalla Suzuki, affidabile e poco assetato. L’avviamento è elettrico ma c’è anche la utile pedivella (facile da azionare), una rarità ormai sulle moto “moderne”. Il telaio è in tubi di acciaio, i freni entrambi a disco e le gomme poco tassellate. Il serbatoio ha una discreta capienza, che unita a consumi ridotti permette una buona autonomia. Il modello in prova è di preserie e monta un cavalletto laterale senza ritorno automatico, solo una spia rossa nel cruscotto avverte che è aperto: sarebbe più sicuro montarne uno con ritorno automatico. Il prezzo indicativo di 3.980 euro sembra un po’ alto, anche in rapporto alla dotazione.
Borsa laterale - Il primo optional in arrivo per la Urban è la borsa laterale Tucano Urbano. Arriverà anche un piccolo parabrezza
Chiara ed essenziale - La strumentazione è compattissima ma completa e facilmente leggibile


Chiara ed essenziale - La strumentazione è compattissima ma completa e facilmente leggibile