La Yamaha MT-09 è una moto difficile da inquadrare in una categoria precisa, perché riunisce doti e caratteristiche delle naked sportive insieme a quelle delle motard “cattive”. Il progetto è stato sviluppato intorno al nuovo motore tre cilindri di 847 cm3 con distribuzione a 4 valvole, albero motore “a croce” (una soluzione ripresa dalle Yamaha da MotoGP), albero di bilanciamento per ridurre le vibrazioni, sistema di gestione elettronica dell’acceleratore e tre mappature selezionabili STD (standard) che va bene un po’ per tutto, A più sportiva e B per i fondi scivolosi. Si tratta di un propulsore riuscito e divertente in ogni situazione, per il quale abbiamo rilevato alla ruota una potenza di 104,7 CV a 8700 giri e una coppia vigorosa a tutti i regimi con un massimo di 86,6 Nm a 8400 giri. Nuovo anche il telaio, una struttura in alluminio pressofuso molto compatta e progettata in modo tale da “centralizzare le masse”. A questo contribuiscono la marmitta sotto il motore e l’ammortizzatore quasi orizzontale, che migliorano l’agilità e la sensazione di controllo della moto. Scarna la dotazione elettronica: a parte acceleratore e mappature motore, c’è solo l’ABS a richiesta (costa 500 euro) ma non il controllo di trazione. Una scelta strana di quest tempi, che ha però permesso di tenere basso il prezzo.