Cresce e si rinnova la famiglia della Tiger 800: per il 2015 infatti Triumph propone due versioni e ben cinque allestimenti. Come per la prima generazione (presentata nel 2010) anche la nuova Tiger 800 è disponibile in due versioni: XR più “stradale” con ruota davanti da 19 pollici, e XC, adatta anche al fuoristrada leggero, con cerchio anteriore da 21” e sospensioni a lunga escursione. Ciascuna delle versioni si articola in vari allestimenti: alle versioni “base” XR e XC si affiancano rispettivamente la XRx e le XCx e XCA, con dotazioni elettroniche e di accessori di alto livello. Per la nostra prova abbiamo scelto la XRx, che secondo noi è una vera “moto totale” ed è praticamente full optional. Oltre all’acceleratore ride-by-wire, all’ABS e al controllo di trazione (Triumph Traction Control) che sono standard anche nelle versioni base, la XRx offre di serie quattro mappature del motore (rain, road, sport e offroad) e tre “riding mode” (Road, Off Road e Rider, programmabile dal pilota) che “accordano” tra loro le risposte dei vari sistemi elettronici. Di serie anche il cruise control, comodo nei lunghi viaggi. Il motore è sempre il valido tre cilindri in linea di 799 cm3 da 86,5 CV (rilevati alla ruota) con raffreddamento a liquido, 4 valvole per cilindro e doppio albero a camme in testa. In questa versione 2015 però il tre cilindri inglese appare meno rumoroso e soprattutto meno assetato: dai nostri rilevamenti emerge che l’autonomia ad andatura autostradale passa dai 312 km della versione precedente a ben 368 con un pieno del serbatoio da 19 litri. Una serie di piccole modifiche estetiche ha invece migliorato il comfort in generale (riducendo il calore trasmesso al pilota) e la protezione dall’aria. Vediamo in dettaglio cosa è emerso dalla prova e dai rilevamenti strumentali.