Spazioso e comodo anche in due, ha un grande vano sottosella, una frenata efficace e una tenuta di strada sicura. Il motore ha un buon allungo.
Difetti:
Le sospensioni sono un po’ rigide e il peso si sente nelle manovre. Buoni i consumi ma a tutto gas in autostrada beve.
Le dimensioni del nuovo midiscooter SYM sono più o meno le stesse del conosciuto Joymax (che rimane in listino) ed è altrettanto comodo e stabile ad andature autostradali, ma la ciclistica più moderna ed equilibrata gli permette di cavarsela decisamente meglio in città. Le linee sono affilate e grintose, ma il codino è abbastanza largo per ospitare comodamente il passeggero. Interessanti alcune soluzioni per migliorare la praticità d’uso: gli specchietti alti per esempio (con le frecce integrate alla base) sono utili per passare facilmente tra le auto in coda, mentre le ampie pedane poggiapiedi si prolungano nel controscudo, che a sua volta ha una inclinazione adatta a distendere le gambe. Apprezzabili anche il parabrezza facile da regolare in altezza (utilizzando gli appositi attrezzi), lo scudo largo e avvolgente, la sella ben imbottita e bassa da terra, nonché il vano sottosella generoso e di forma regolare che può ospitare un casco integrale e un jet o una borsa porta computer.
Frenata efficace
Il motore del Cruisym è un monocilindrico 4 tempi a iniezione con raffreddamento a liquido da oltre 20 CV (rilevati), valido anche in autostrada dove si dimostra poco assetato (almeno fino a che non si spalanca il gas). La ciclistica è da scooter sportivo e le sospensioni sono ben a punto, ma la taratura piuttosto rigida (adatta ai percorsi con tante curve) digerisce male il pavé cittadino. L’impianto frenante è adeguato alle prestazioni e utilizza due dischi con profilo a margherita, controllati da un ABS bene a punto che interviene solo in caso di necessità.
Meno imponente della sorella a 4 cilindri, la Multistrada bicilindrica monta un motore 900 dalle prestazioni generose. Il carattere non manca, le sospensioni sono raffinate, ma il prezzo è elevato
Equilibrata e facile da guidare, sfoggia un motore con prestazioni brillanti e ha una ottima qualità costruttiva. L'allestimento è molto curato e coinvolgente, ma influisce sul prezzo e la dotazione elettornica è inesistente
Confortevole e accessoriatissima, la 900 inglese ha carattere ed è persino più godibile della sorella di cilindrata superiore. L'elettronica è molto raffinata, ma il prezzo non è proprio abbordabile