Il confronto tra il 350D e l’MP3 è inevitabile per la somiglianza tra i due, ma soprattutto perché
Luciano Marabese, il papà dei nuovi Quadro, aveva progettato anche il tre ruote di Pontedera. Rispetto a quest’ultimo però
il Quadro monta un sistema di basculamento idraulico affidabile e leggero (fa risparmiare circa 40 kg). Grazie alla carreggiata di ben 55 cm (quindi superiore ai 46,5 cm previsti dal Codice), il
Quadro 350D è omologato come motocarrozzetta, esattamente come il Piaggio MP3 LT.
Per guidarlo basta dunque la patente B da auto, oppure la A1 da moto.
Chi è abituato agli scooter “normali” a due ruote e all’MP3, all’inizio trova
“strana” la guida del 350D. Bastano pochi chilometri per abituarsi alla lieve inerzia nello scendere in piega e soprattutto per imparare a sfruttare la superiore stabilità del Quadro che in piega sembra viaggiare sulle rotaie. Il prezzo appare un po’ alto rispetto all’MP3 300:
la qualità della componentistica però è elevata, mentre le plastiche (in qualche caso povere nell’aspetto) sono state migliorate in occasione del lancio italiano.
