La “riscossa” delle Kawasaki Ninja è iniziata con l’attuale ZX-10R, arrivata a un soffio dal titolo della SBK nel 2012 e già tra le pretendenti al trono nella stagione appena cominciata. Ora è il turno della sorella minore ZX-6R che per il 2013 torna alla
“storica” cilindrata 636, utilizzata nello scorso decennio. Grazie alla manciata di cm
3 in più, la nuova supersport di Akashi sfoggia una spinta ai bassi e medi regimi che la rende più efficace in pista, ma soprattutto più godibile su strada.
L’estetica cambia e diventa simile alla ZX-10R, ma le novità vere sono nel motore: grazie all’aumento di cilindrata (ottenuto allungando la corsa) il quattro cilindri in linea della 636 guadagna potenza a tutti i regimi. Due le mappature selezionabili, F (Full) a potenza piena e L (Low), con potenza “tagliata” del 20% ed erogazione decisamente più dolce, perfetta per l’uso stradale. Regolabile su tre livelli invece il controllo di trazione KTRC (
Kawasaki TRaction Control).
Di pregio le sospensioni Showa (con forcella Big Piston e mono regolabili in ogni funzione) e i freni Nissin con pinze radiali “monoblocco” e ABS a richiesta. Prezzi alti ma tutto sommato corretti: la ZX-6R normale costa 12.290 euro, quella con ABS costa 1.000 in più.
