La nuova H-D sfoggia un look e un motore moderni: il bicilindrico di Milwaukee presenta un angolo di 60 gradi della V e ha il raffreddamento a liquido. Facile da guidare e dotata di una buona dotazione elettronica, ha sospensioni un po' rigide
La nuova H-D sfoggia un look e un motore moderni: il bicilindrico di Milwaukee presenta un angolo di 60 gradi della V e ha il raffreddamento a liquido. Facile da guidare e dotata di una buona dotazione elettronica, ha sospensioni un po' rigide
L’erogazione del motore, la ricca e utile dotazione elettronica di serie, la facilità di guida
Le prestazioni solo discrete (ma sfruttabili da chiunque), la taratura rigida delle sospensioni, alcune finiture di aspetto “povero”, il passeggero “optional”
La Nightster è una “neocruiser” che porta la pesante eredità della mitica Sportster 883 (ormai pensionata), ma sfoggia un inaspettato tocco sportivo grazie al nuovo motore bicilindrico a V di 60° raffreddato a liquido (una “rivoluzione” in casa H-D, dopo 120 anni di bicilindrici a V di 45° raffreddati ad aria) e alla dotazione elettronica completa. Il motore Revolution Max 975T da 975 cm3 è raffreddato a liquido e ha una potenza di circa 75 CV (rilevati alla ruota). Di serie ci sono tre riding mode (Sport, Road e Rain) che gestiscono la potenza erogata dal motore, il freno motore, l’ABS e i parametri del traction control. Il bicilindrico della Nightster è il “fratello minore” del 1.250 usato sulla Pan America e sulla Sportster S.
Grazie al propulsore a V longitudinale e al serbatoio da soli 12 litri, la Nightster ha una sagoma snella che le permette di sgattaiolare anche nel traffico intenso. Il classico fanale H-D della Nightster è a LED e molto potente. Il piccolo cupolino di serie è bello, ma ripara poco. Sul blocchetto di destra troviamo i pulsanti per gestire i “riding mode” e il controllo di trazione, su quello di sinistra i comandi tradizionali. L’impianto frenante è tutto Brembo; niente pinze radiali, bensì delle classiche “assiali” adeguate alla moto, a patto di strizzare forte i comandi. Sotto la sella c'è il serbatoio del carburante: per fare rifornimento quindi bisogna sbloccare e sollevare la sella. Ma ci si fa l’abitudine in fretta.
Lo scarico 2 in 1 ha un terminale ingombrante e bruttino, ma le alternative after-market non mancano. Le finiture nel complesso sono di ottimo livello, ma c’è da segnalare qualche tubo e cavo troppo “a vista” sul lato sinistro.