Triumph Bobber 2026: più comoda e sicura
Linea radicale, sella monoposto, estetica senza compromessi: la Bobber 2026 si aggiorna tecnicamente ma resta fedele alla filosofia "o la ami o la odi"
Foto e immagini
Com'è fatta
Partiamo dal cuore: il bicilindrico parallelo High Torque da 1.200 cm³ eroga 78 CV a 6.100 giri e 106 Nm a 4.000 giri, numeri che raccontano un'indole rilassata e corposa ai bassi regimi. È un'unità che non tradisce la filosofia Triumph, sfoggia dettagli curati come le alette di raffreddamento lavorate e i cablaggi completamente nascosti. A livello ciclistico c'è sempre il telaio tubolare a doppia culla in acciaio, forcella a cartuccia Showa e monoammortizzatore KYB I freni sono a doppio disco da 310 mm con pinze Brembo a due pistoncini davanti, disco singolo da 255 mm con pinza Nissin dietro. Peso a secco, 251 kg, prezzo 16.695 euro ed è disponibile anche con kit di depotenziamento (reversibile) per patente A2.
Il cruscottino analogico digitale è compatto e completo. E sul fianco ha anche la presa USB
Cosa cambia
Per il 2026 arrivano aggiornamenti che puntano a migliorare l'usabilità quotidiana Il serbatoio cresce a 14 litri (+2 rispetto a prima), finalmente: l'autonomia era una delle lamentele più frequenti, ora la situazione migliora sensibilmente. Debutta l'elettronica cornering con piattaforma inerziale che gestisce ABS e controllo di trazione in base all'angolo di piega. La sella monoposto diventa più generosa e comoda, mentre l'la posizione di guida è stata migliorata per rendere meno faticosa la guida su distanze medio-lunghe. Nuovi anche il faro anteriore full LED con DRL, e i cerchi in alluminio da 16" perdono peso promettendo più agilità nel misto.
La sella monoposto ora è più comoda e confortevole
Come va
Saliamo in sella e la prima sensazione è chiara: questa moto parla un linguaggio preciso, fatto di rinunce consapevoli. La posizione è tipica di una custom, con i piedi avanzati e le braccia distese sul manubrio largo. Comoda? Dipende dal vostro fisico e da quanto siete disposti a perdonare in nome dello stile. Il motore lavora bene dove serve – bassi e medi regimi – con un'erogazione fluida che invita alla guida tranquilla. Tra le strade del nostro test la Bobber si è dimostrata più agile di quanto ci aspettassimo: i cerchi alleggeriti fanno regalano un minimo di agilità in più e il peso concentrato al centro e in basso aiuta nei cambi di direzione.
Per chi è
Ma è nel momento in cui ci si ferma a un semaforo che si capisce il senso di questa moto: gli sguardi che attira, le linee essenziali, il posteriore minimale. Questa non è una moto per viaggiare comodi, non è una moto per portare la fidanzata o il fidanzato al mare (neanche volendo, dato che è monoposto), non è nemmeno una moto particolarmente pratica. È una bobber autentica, costruita secondo gli standard qualitativi Triumph, bella da guardare e, una volta prese le misure, persino da guidare.
Carta d'identità
| Motore | bicilindrico 4 tempi |
| Cilindrata (cm3) | 1200 |
| Raffreddamento | a liquido |
| Alimentazione | a iniezione |
| Cambio | a 6 marce |
| Potenza CV (kW)/giri | 78(47,8)/6100 |
| Freno anteriore | a doppio disco |
| Freno posteriore | a disco |
| Velocità massima (km/h) | nd |
| Altezza sella (cm) | 69-70 |
| Interasse (cm) | 150 |
| Lunghezza (cm) | 222,5 |
| Peso (kg) | 251 |
| Pneumatico anteriore | 130/90-16" |
| Pneumatico posteriore | 150/80-16" |
| Capacità serbatoio (litri) | 14 |
| Riserva litri | nd |
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