Come è fatta
La famiglia delle V- Strom si allarga con l’arrivo sul mercato dell’attesa versione 250, una enduro per 18enni (ma non solo) decisamente interessante. Ha un motore bicilindrico parallelo, sviluppato per offrire una buona spinta sin dai regimi medio/bassi e un’erogazione fluida e lineare: la potenza dichiarata è 25 CV a 8.000 giri con consumi molto bassi, con un pieno (17 litri) si dovrebbero percorrere ben 500 km. Il piccolo cupolino è stato studiato nella galleria del vento per garantire un buon riparo dall’aria, mentre l’impianto frenante può contare su due dischi a margherita, da 290 mm all’anteriore e 240 al posteriore. Semplici i comandi al manubrio, di serie però c’è la leva del freno regolabile. La strumentazione a cristalli liquidi fornisce tantissime informazioni ed è sempre ben visibile. Comodi gli attacchi per le borse laterali integrati nel codino e la presa 12V accanto alla strumentazione, utile per ricaricare il cellulare o collegare in navigatore satellitare. La V-Strom 250 si può ovviamente guidare anche con la patente A2 ed è  disponibile nei concessionari da fine ottobre a 5.740 euro, un prezzo allineato alla concorrenza diretta. 

Come va
In sella c’è spazio in abbondanza per piloti di tutte le taglie. La posizione di guida è comoda, anche se avremmo preferito un manubrio un po’ più basso, mentre la sella stretta, ma ben imbottita, permette di appoggiare i piedi a terra in sicurezza. Il piccolo cupolino ripara con efficacia il busto dall’aria e non infastidisce la visuale del pilota. Buona la taratura delle sospensioni: la forcella non affonda in maniera eccessiva se si guida “allegri” e allo stesso tempo incassa bene le buche e le imperfezioni del fondo stradale. Il motore ha un’erogazione fluida e “piena” dai bassi regimi fino ai 10.000 giri, ma a velocità autostradali si avvertono leggere vibrazioni su manubrio e pedane. Il cambio a sei marce invece è preciso e il comando della frizione morbido, bene anche la frenata, potente il giusto e con una taratura azzeccata dell’ ABS.