Doppia sicurezza
Stabile e sicuro più di ogni altra moto o scooter, il primo veicolo al mondo con quattro ruote basculanti arriva finalmente sul mercato. Motore adeguato, ma il passo lungo disturba nel traffico. Buona qualità, prezzo corretto
€ 10.450
Foto e immagini
Come è fatto
Arriva dai concessionari il Quadro 4, evoluzione finale del concetto delle ruote appaiate e basculanti sviluppato dal fondatore di Quadro, Luciano Marabese: grazie alla doppia sospensione idraulica brevettata HTS, ci si può inclinare in curva con pieghe fino a 45°. Realizzato con grande cura e componentistica di qualità (come il cruscotto analogico/digitale), il Quadro4 è spinto da un monocilindrico 4 valvole da 346 cm3 e 30 CV di potenza massima: un motore tutto nuovo, accoppiato a un differenziale (da cui partono le due cinghie dentate per la trasmissione alle ruote posteriori) e montato in posizione centrale, per equilibrare i pesi e lasciare spazio al sistema HTS posteriore che rimane “nascosto” sotto la carrozzeria.
Lungo quasi 2 metri e 20 e con un interasse generoso, il Quadro4 ha qualche difficoltà negli slalom tra le auto, ma la stabilità nelle curve (lente o veloci, larghe o strette che siano) è inarrivabile. La sella è spaziosa, le pedane sono un po’ strette ma accettabili. Non c’è il blocco elettronico delle sospensioni, ma uno idraulico nelle soste basta strizzare il freno posteriore e lo scooter rimane in piedi. C’è anche il freno di stazionamento, ma con comando separato che permette di manovrare da fermo. Il prezzo è tutto sommato corretto, allineato ai modelli top a due ruote, ai quali però il Quadro4 non fa concorrenza: l’obiettivo sono coloro che finora avevano paura di due ruote.... ma non di quattro!
Come va
È impressionante: a differenza dei “tre ruote”, qui sembra di guidare una moto, ma stabile come mai prima d’ora. Con il Quadro4 chiunque piega in curva fino a 45° (che su strada è un’inclinazione elevatissima) senza rischi. All’inizio l’idraulica del sistema HTS sembra “fare resistenza” ai comandi, ma bisogna fidarsi e “buttare giù” lo scooter decisi per fargli seguire le traiettorie, ritardando un po’ le curve a causa del passo lungo. Il motore ha un’erogazione graduale con prestazioni simili ai concorrenti 300 a tre ruote, ma questa ciclistica potrebbe gestire anche un grosso bicilindrico. Buoni i freni, adeguati a prestazioni e peso, ma usare il pedale (che sfrutta la frenata combinata meglio delle leve) richiede un po’ di pratica perché è difficile da raggiungere.
Arriva dai concessionari il Quadro 4, evoluzione finale del concetto delle ruote appaiate e basculanti sviluppato dal fondatore di Quadro, Luciano Marabese: grazie alla doppia sospensione idraulica brevettata HTS, ci si può inclinare in curva con pieghe fino a 45°. Realizzato con grande cura e componentistica di qualità (come il cruscotto analogico/digitale), il Quadro4 è spinto da un monocilindrico 4 valvole da 346 cm3 e 30 CV di potenza massima: un motore tutto nuovo, accoppiato a un differenziale (da cui partono le due cinghie dentate per la trasmissione alle ruote posteriori) e montato in posizione centrale, per equilibrare i pesi e lasciare spazio al sistema HTS posteriore che rimane “nascosto” sotto la carrozzeria.
Lungo quasi 2 metri e 20 e con un interasse generoso, il Quadro4 ha qualche difficoltà negli slalom tra le auto, ma la stabilità nelle curve (lente o veloci, larghe o strette che siano) è inarrivabile. La sella è spaziosa, le pedane sono un po’ strette ma accettabili. Non c’è il blocco elettronico delle sospensioni, ma uno idraulico nelle soste basta strizzare il freno posteriore e lo scooter rimane in piedi. C’è anche il freno di stazionamento, ma con comando separato che permette di manovrare da fermo. Il prezzo è tutto sommato corretto, allineato ai modelli top a due ruote, ai quali però il Quadro4 non fa concorrenza: l’obiettivo sono coloro che finora avevano paura di due ruote.... ma non di quattro!
Come va
È impressionante: a differenza dei “tre ruote”, qui sembra di guidare una moto, ma stabile come mai prima d’ora. Con il Quadro4 chiunque piega in curva fino a 45° (che su strada è un’inclinazione elevatissima) senza rischi. All’inizio l’idraulica del sistema HTS sembra “fare resistenza” ai comandi, ma bisogna fidarsi e “buttare giù” lo scooter decisi per fargli seguire le traiettorie, ritardando un po’ le curve a causa del passo lungo. Il motore ha un’erogazione graduale con prestazioni simili ai concorrenti 300 a tre ruote, ma questa ciclistica potrebbe gestire anche un grosso bicilindrico. Buoni i freni, adeguati a prestazioni e peso, ma usare il pedale (che sfrutta la frenata combinata meglio delle leve) richiede un po’ di pratica perché è difficile da raggiungere.
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
| Motore | monocilindrico 4 tempi |
| Cilindrata (cm3) | 346 |
| Raffreddamento | a liquido |
| Alimentazione | a iniezione |
| Cambio | automatico |
| Potenza CV (kW)/giri | 30(22,1)/7500 |
| Freno anteriore | a doppio disco |
| Freno posteriore | a doppio disco |
| Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
| Altezza sella (cm) | 77 |
| Interasse (cm) | nd |
| Lunghezza (cm) | 218 |
| Peso (kg) | 257 |
| Pneumatici anteriori | 110/80 - 14" |
| Pneumatici posteriori | 110/80 - 14" |
| Capacità serbatoio (litri) | 15 |
| Riserva litri | nd |
Quadro Vehicles Quadro4 2015
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