Harley-Davidson Nighster Special, facile e ben fornita

Alla Nightster “base”, Harley-Da- vidson affianca questa nuova versione Special che si distingue per la dotazione più ricca. Oltre al faro carenato, di serie ci sono pedane e sella del passeggero (optional sulla versione base), nuovi cerchi in alluminio dotati di sensori che rilevano la pressione degli pneumatici e un manubrio più alto (1 cm) e rialzato (5 cm). Nuovo an- che il cruscotto con schermo TFT a colori, il navigatore satellitare e la possibili- tà di connettersi al cellulare e gestirlo coi comandi vocali. La dotazione di serie comprende anche il Cruise Control e una porta di ricarica USB. Confermata l’elettronica della versione “base” che comprende controllo di trazione, tre riding mode impostati (Strada, Sport e Rain) e due perso- nalizzabili, nonché il sistema di gestione del freno motore.

Serbatoio centrale
Nessuna novità invece a livello tecnico. Il telaio a traliccio in tubi di acciaio sfrutta il motore bicilindrico da 975 cm3 come elemento portante, il serbatoio è sotto la sella del pilota per migliorare la guidabilità e le sospensioni vedono
al lavoro una forcella Showa con steli da 41 mm e un doppio am- mortizzatore regolabile nel precarico molla. L’impianto frenante è sempre Brembo con disco anteriore da 320 mm e pinza a quattro pistoncini e disco posteriore da 260 mm con pinza a singolo pistoncino.

Come va
La posizione di guida è corretta, si sta con il busto eretto (grazie al manubrio rialzato) e le gambe non troppo piegate, quantomeno se si è sotto il metro e 85. Grazie al buon bilanciamento dei pesi e alla sella bassa (72 cm), la Nightster risulta maneggevole alle basse velocità. Il motore ha un’erogazione fluida e lineare, ai bassi regimi è tranquillo e facile da gestire, ma quando si superano i 4.000 giri cambia carattere e voce (soprattutto in mappa Sport), spingendo con decisione ai medi regimi e allungando vigoroso fino a 9.000 giri. In velocità però si soffre per la mancanza di riparo dall’aria. Il cambio non è tra i più morbidi negli innesti, ma è preciso. Solo discreta la frenata: il disco singolo anteriore fa quello che può, ma per avere un’azione vigorosa bisogna “strizzare” la leva utilizzando insieme anche il freno posteriore.