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Come cambia la “piccola”

È la prima 125 con “Quick Shift”, il cambio elettronico delle moto da pista, tiene bene la strada e frena forte. Dotazione di qualità, ma costa un po’ cara.

Com'è fatta

Anche Aprilia si è convertita al 4 tempi, ma per farlo “digerire” ai giovani appassionati ha trasformato la sua 125 sportiva nella replica in piccolo della RSV4 che ha vinto nel 2010 il Mondiale Superbike con Max Biaggi. La nuova RS4 monta un monocilindrico 125 a 4 valvole con raffreddamento a liquido, distribuzione bialbero e alimentazione a iniezione: un motore sofisticato inserito in un telaio altrettanto raffinato, un perimetrale in alluminio (come il forcellone) con nervature di rinforzo. Di qualità anche i freni: davanti c’è un disco da 300 mm di diametro con pinza a quattro pistoncini e attacco radiale, dietro un disco da 220 mm e pinza a singolo pistoncino. Ma la cosa più attraente è la possibilità di avere il cambio elettronico Quick Shift (optional da soli 100 euro), che permette di cambiare marcia tenendo il gas aperto e senza usare la frizione. Le sospensioni non sono regolabili, ma davanti c’è una forcella di qualità a steli rovesciati. Purtroppo il prezzo è salato.
A sinistra, l’ammortizzatore è collegato direttamente al forcellone senza leveraggi progressivi. A destra, il cruscotto assomiglia a quello della RSV4: c’è il contagiri a lancetta, mentre tachimetro e contakm sono nel display digitale. 

Come va

La posizione di guida offre spazio anche per i più alti e non è troppo stancante. Il motore “frulla” bene e sale di giri rapido: certo, è un 125 e spinge bene solo agli alti regimi, ma non trasmette vibrazioni fastidiose e ai medi è comunque regolare e gestibile. Il cambio elettronico è efficace e divertente: le marce entrano in un lampo senza fare calare di giri il motore e migliorando nettamente le prestazioni. La pinza radiale si fa sentire: la RS4 frena bene e il comando è ben dosabile. Rapida nell’impostare le curve e sempre precisa, la piccola Aprilia non ha reazioni brusche neanche se “maltrattata”. L’assetto è comunque stradale, cioè morbido: la forcella infatti un po’ va in crisi nelle frenate più brusche.
A sinistra, il forcellone a “banana” in alluminio. Le finiture sono ben realizzate. Davanti c’è un solo disco (a destra), ma è più che sufficiente. Belle la pinza radiale a quattro pistoncini e la forcella a steli rovesciati. 

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore monocilindrico 4 tempi
Cilindrata (cm3) 124,8
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a iniezione
Cambio a 6 marce
Potenza CV (kW)/giri nd
Freno anteriore a disco
Freno posteriore a disco
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 82
Interasse (cm) 135
Lunghezza (cm) 195
Peso (kg) nd
Pneumatico anteriore 100/80-17”
Pneumatico posteriore 130/70-17”
Capacità serbatoio (litri) 14,5
Riserva litri 3,5

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