Bella, facile e ben fatta

Sembra una moto d’epoca, in realtà la Kawasaki W 800 sotto l’aspetto retrò (ispirato alla "nonna" W1 degli anni 60) nasconde soluzioni moderne come l’iniezione elettronica che garantiscono affidabilità e sicurezza.

 

Posizione di guida comoda

La W 800 mette subito a proprio agio il pilota, anche se ha poca esperienza: la sella è comoda e permette a tutti di mettere i piedi a terra, grazie anche ai fianchi stretti della moto. Lo spazio a disposizione è abbondante, sia per il pilota sia per il passeggero.



 

Finiture curate

L’effetto "vintage a tutti costi" ha fatto montare un freno a tamburo al posteriore, ma avremmo preferito un bel disco moderno e affidabile. Ben curate le finiture: il motore è spettacolare e tutte le cromature sono di ottima qualità. Il prezzo è corretto e considerando le quotazioni che hanno le "vecchie" W 650, c’è credere che l’usato terrà bene.

Su strada

Le strade secondarie sono il suo terreno preferito: con la Kawasaki W 800 potete godervi il panorama trotterellando con un filo di gas tra le curve. Anche nel misto stretto comunque si destreggia bene, grazie all’eccellente maneggevolezza, e persino quando la strada diventa più veloce la ciclistica si dimostra rigorosa e sincera. Il motore bicilindrico spinge forte con prontezza già da 2.000 giri e sale fluido di giri, è davvero un piacere usarlo: meglio però cambiare marcia a metà del contagiri (4-5.000 giri), perché l’allungo non è granché. Il disco anteriore fa il suo lavoro discretamente bene, ma la leva va strizzata con forza.



 

In autostrada

Meglio evitare, se possibile, le lunghe trasferte autostradali: non c’entrano tanto le prestazioni che consentirebbero galoppate da casello a casello a medie "legali" in scioltezza, quanto per la protezione dall’aria inesistente e la generosa dose di vibrazioni che il motore trasmette su sella e pedane, in modo particolare ai regimi medio-alti. La ciclistica digerisce bene i curvoni veloci e il motore poco assetato garantisce comunque un’autonomia media di oltre 200 chilometri tra un rifornimento e l’altro (nonostante il serbatoio piuttosto piccolo).



 

In città

Se la equipaggiate con un paio di borse laterali morbide, la Kawasaki W 800 diventa una perfetta "arma da città". È agile e maneggevole, la sella rasoterra infonde sicurezza e l’ottimo raggio di sterzo consente di manovrare rapidi e fluidi nel traffico più intenso. Il motore sempre pronto permette di guidare rilassati usando poco il cambio e non scalda, una dote apprezzabile quando si rimane fermi in coda. Buche e tombini non fanno paura alle sospensioni. Soddisfacente la frenata: davanti il disco è più che sufficiente, mentre il tamburo è "deboluccio".