Negli scooter elettrici vicentini tutto è realizzato in Italia, dalla centralina elettronica al motore e alle batterie. L’eS3 Evolution, evoluzione dell’es3 è il più potente e moderno della gamma Askoll, che comprende anche es1 (monoposto omologato come cinquantino) ed es2, omologato come 125 ma con un motore meno potente. La versione Evolution si riconosce per la carrozzeria grigia con fregi colorati di giallo, ha una sella comoda e abitabile per due (come quelle usate dagli scooter sharing) e un portapacchi di serie dove si monta il bauletto (anch’esso di serie): una dotazione apprezzabile, visto che il sottosella è occupato dalle due batterie estraibili. L’omologazione è equivalente a quella di un 125 a benzina, monta un motore da 2,7 kW nella ruota posteriore che permette di raggiungere una velocità massima di 66 km/h e ha freni entrambi a disco, con frenata combinata e il sistema che ricarica le batterie quando si rallenta.

In strada
La sella è abbastanza lunga e ben sfruttabile: grazie alla pedana piatta e allo scudo lontano dalle gambe la posizione di guida è molto comoda e naturale ma i più alti rimangono con le ginocchia esterne allo scudo. Per metterlo in moto bisogna premere il classico pulsante di avviamento: ci sono tre modalità di guida che permettono di scegliere se avere più potenza o autonomia. In modalità POWER si raggiunge la velocità di 65 km/h e anche andando alla massima velocità l’autonomia garantita è di 70 km. La giusta via di mezzo è la modalità NORMAL perché in ECO l’autonomia sfiora i 100 km ma la velocità massima è limitata a 25 km/h,ed è utile nelle “zona 30” di alcuni centri urbani o per tornare a casa quando c’è ancora poca carica della batteria (anche le batterie si sfruttano senza alcun calo di potenza fino all’”ultima goccia”). Le sospensioni sono abbastanza rigide ma il veicolo è leggero e la sella imbottita assorbe bene le imperfezioni della strada. La frenata combinata è ben bilanciata sui due dischi che arrestano l’Askoll in pochi metri.

In città
In mezzo al traffico l’es3 è molto maneggevole, merito anche delle ruote sottili (occhio ai binari del tram), dell’anteriore leggero e di un angolo di sterzo elevato che permette di curvare in un fazzoletto. Le sospensioni sono un po’ durette e sul pavè si saltella, ma il veicolo è leggero (pesa solo 70 kg) e si controlla con grande facilità. L’accelerazione in modalità Power è pronta e abbastanza brillante, un po’ fastidioso il cicalino che emette quando ci si ferma con motore acceso e di cui non si capisce l’utilità, in quanto è difficile lasciare il motore acceso (che essendo elettrico giustamente non si sente) quando non è issato sul cavalletto.  Facile la ricarica dello scooter, le batterie si estraggono in pochi secondi e si trasportano facilmente vicino a una presa di corrente o si possono caricare direttamente lasciandole nel sottosella. Un po’ lungo il tempo di ricarica, quasi 8 ore.

Velocità massima (km/h)	66,2
Accelerazione	secondi
0-400 metri	30,3
0-1000 metri	64,6
0-30 km/h	4,5
Ripresa (da 30 km/h)	secondi
400 metri	27,3
1000 metri	61,6
Potenza massima alla ruota
CV/kW	3,7/2,7
Giri al minuto
Frenata	metri
Da 40 km/h	6,4
Consumi	km/l
Autostrada
Extraurbano
A 90 km/h
A 120 km/h
Al massimo
Autonomia	km
Urbano	69,9
Al massimo