Yamaha Tricity 125, il tre ruote più facile
Ha una nuova carrozzeria, una ricca dotazione elettronica e una buona capacità di carico. Agile e leggero, ottimo per muoversi sicuri con ogni tempo, è il “tre ruote” meno caro
Foto e immagini
La versione 2025 del Tricity 125 conserva la base tecnica dei tre ruote “leggeri” di Yamaha, ma sfoggia una carrozzeria completamente rinnovata e fari full LED che rendono più aggressivo il frontale.
Arricchita la dotazione che ora comprende anche accensione con telecomando smartkey, presa USB-C nel retroscudo per ricaricare il cellulare e un parabrezza basso (non regolabile). La strumentazione è racchiusa in uno schermo TFT a colori da 4,2” multifunzione che si connette al cellulare e offre anche il navigatore turn-by-turn.
La strumentazione sfrutta uno schermo TFT da 4,2” che si connette allo smartphone e tramite l’app My Ride e visualizza anche le indicazioni del navigatore cruscotto
La qualità generale è molto buona e spiccano dettagli come le cuciture a vista della sella. Il brillante motore monocilindrico di 125 cm3 ha la fasatura variabile e il sistema Start&Stop. Invariata la ciclistica con telaio in acciaio, sospensione anteriore a parallelogramma deformabile, due ammortizzatori posteriori regolabili, sistema di frenata combinata e cerchi da 14” (anteriori) e 13” (posteriore). Comoda la pedana piatta, anche perché migliora ulteriormente la buona capacità di carico garantita dal sottosella piuttosto profondo e dal cassettino nel retroscudo.
Sotto la sella c’è il tappo della benzina e un vano profondo abbastanza da caricare senza problemi un casco integrale e altri oggetti
Come va
La posizione di guida è azzeccata, si è bene inseriti nello scooter e i piedi toccano terra senza problemi nelle soste. In movimento il Tricity 125 è facile da manovrare e il peso contenuto lo rende uno degli scooter a tre ruote più agili e facili da usare. Gira in un fazzoletto ed è ben bilanciato: entra in curva preciso, è progressivo nello scendere in piega ed è sempre stabile, con la sicurezza che solo un “tre ruote” offre al pilota, mentre nei cambi di direzione sembra quasi di essere alla guida di un normale scooter.
Bisogna invece abituarsi al sistema di frenata combinata che permette di azionare i tre dischi tirando anche solo il comando di sinistra, ma genera una leggera differenza di risposta tra le due leve al manubrio. Il motore ha un’erogazione fluida, consuma poco e in partenza accelera bene, con lo Start&Stop svelto a mettere in moto. La protezione del parabrezza e scarsa, buona quello dello scudo. L’assetto è rigido e sulle buche si sente qualche scossone di troppo.
Carta d'identità
| Motore | monocilindrico 4 tempi |
| Cilindrata (cm3) | 125 |
| Raffreddamento | a liquido |
| Alimentazione | a iniezione |
| Cambio | automatico |
| Potenza CV (kW)/giri | 12,2(9)/8000 |
| Freno anteriore | a disco |
| Freno posteriore | a disco |
| Velocità massima (km/h) | nd |
| Altezza sella (cm) | 78,6 |
| Interasse (cm) | 141 |
| Lunghezza (cm) | 199,5 |
| Peso (kg) | 169 |
| Pneumatico anteriore | 90/80 - 14" |
| Pneumatico posteriore | 130/70 - 13" |
| Capacità serbatoio (litri) | 7,2 |
| Riserva litri | nd |
Yamaha Tricity 125 125 2025
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