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Yamaha Tracer 900 GT: turistica e sportiva

La nuova Tracer GT è una sport-tourer perfetta anche per i viaggi a medio/lungo raggio. Il motore è sempre l'ottimo tre cilindri 900, la ciclistica è da sportiva, la dotazione di serie comprende anche le borse laterali da 22 litri, sospensioni regolabili, cruise control e strumentazione TFT. Interessante il prezzo
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€ 12.190
Sin dalla sua presentazione la Tracer 900 è tra i modelli più venduti di casa Yamaha: sono oltre 35.000 le unità vendute dal 2015 a oggi. Per il 2018 la casa di Iwata ha aggiornato per la sua bella "crossover da viaggio" a tre cilindri, valorizzandone i punti di forza e raddoppiando l'offerta: alla Tracer 900 "standard" si affianca infatti ora la Tracer 900 GT del test in queste pagine.

Più comoda e protettiva
Per rendere la guida più piacevole e rilassante, entrambe le versioni montano un nuovo parabrezza più ampio e regolabile manualmente di 50 mm in altezza. Nuove anche le sedute per pilota e passeggero: in particolare la porzione di sella del pilota è regolabile in altezza in due posizioni (850 e 865 mm), mentre per aumentare il comfort del passeggero ci sono pedane ridisegnate e un bel maniglione a cui aggrapparsi. I designer Yamaha hanno anche effettuato piccoli ma importanti modifiche alla carenatura, renderla ancora più protettiva (e più bella).
Sono nuovi anche i blocchetti al manubrio: con quello di sinistra si gestiscono il cruise control e il Traction Control. Nella foto a dx, la nuova strumentazione a colori TFT.
Ha il passo più lungo
Entrambe le versioni della Tracer 900 my18 sono dotate di un nuovo forcellone più lungo di 60 mm: l’interasse passa quindi da 1.440 a 1.500 mm, migliorando la stabilità della moto in velocità (soprattutto a pieno carico). Rivista la taratura del monoammortizzatore, mentre il nuovo manubrio più stretto di 100 mm migliora la maneggevolezza nel traffico cittadino. Nuovo anche il telaietto sottosella allungato che integra gli attacchi delle borse laterali.
Il mono ha un pomello per la regolazione da remoto del precarico. La nuova forcella è completamente regolabile in compressione ed estensione, oltre che nel precarico.
Il motore non cambia (per fortuna)
Il motore è sempre l'ottimo tre cilindri di 847 cmEuro 4, con una potenza dichiarata di 115 CV a 10.000 giri, gestione elettronica dell’acceleratore (YCC-T) e sistema D-MODE che permette di selezionare tre diverse mappature della centralina: STD (standard), modalità A più sportiva e modalità B più tranquilla (si fa per dire). Di serie anche il controllo di trazione (TCS) regolabile su 2 livelli e disinseribile.

Con la GT si viaggia in prima classe
La nuova versione GT ha una dotazione molto ricca. Monta infatti di serie le borse laterali rigide da 22 litri in tinta con la carrozzeria (optional sulla versione standard), strumentazione digitale TFT, sospensioni più raffinate con forcella color oro completamente regolabile e mono regolabile da remoto nel precarico, cruise control, manopole riscaldate e cambio quickshift (disponibile come optional sulla standard). La Tracer 900 standard m.y. 2018 è già disponibile a 10.590 euro presso tutti i concessionari ufficiali, nelle colorazioni Nimbus Grey e Tech Black, mentre la Tracer 900 GT arriverà a giugno e costerà 12.190 euro. Tre i colori disponibili: grigio scuro Midnight Grey, grigio medio Nimbus Grey e il blu opaco Phantom Blue della moto del nostro test.
La Tracer GT ha di serie le nuove borse rigide da 22 litri in tinta. Ben fatti i maniglioni per il passeggero, mentre il nuovo parabrezza (a destra) è ampio e regolabile in altezza di 50 mm.

Come va
La cosa che si nota maggiormente sin dai primi metri in sella alla nuova Tracer GT è la guida fluida e rotonda, perfetta per una sport-tourer. Rimane agile e maneggevole, ma ha perso quella reattività quasi da motard che contraddistingueva la precedente versione e la faceva somigliare a una MT-09 col cupolino. Le sospensioni hanno una taratura piuttosto turistica, offrono un elevato comfort durante la guida e assorbono come si deve qualunque imperfezione del manto stradale. Solo nella guida sportiva "al limite" la taratura standard appare un po' morbida, ma le numerose possibilità di regilazione del mono posteriore e della forcella permetteranno a chiunque di trovare l'assetto più adatto alle proprie esigenze. 



Nata per viaggiare
Durante il test abbiamo apprezzato parecchio il nuovo parabrezza che, in posizione rialzata, ripara perfettamente il pilota, come ci si aspetta in una moto "da viaggio". Buona anche l'abitabilità e il comfort: la posizione di guida è azzeccata, solo le pedane del pilota dovrebbero essere in posizione più centrale, cioè meno arretrate. Il motore resta una delle doti migliori della Tracer 900: potente e vigoroso a tutti i regimi, ha tanta coppia in particolare ai medi dove non ha praticamente rivali nella sua categoria.



Elettronica a punto
Le strade spagnole dove si è svolto il test nei dintorni di Granada, con asfalto piuttosto rovinato e sporco, ci hanno permesso di testare a fondo tutti gli "aiutini" elettronici della Tracer GT. Abbiamo potuto valutare in particolare l’ottimo lavoro svolto dal controllo di trazione, mai invasivo ma sempre vigile e pronto a recuperare ogni minima perdita di aderenza. Anche l’ABS è stato chiamato spesso in causa, dimostrando di essere davvero a punto e capace di affiancare come si deve l'impianto frenante potente e sempre ben modulabile. Ben realizzati anche il cruise control, un accessorio indispensabile su una moto votata al turismo, nonché il cambio elettronico (attivo solo salendo di marcia e non in scalata). In generale comunque ci è piaciuta molto la facilità di gestione dell'elettronica di bordo, con comandi comodi e intuitivi. Unica eccezione, le manopole riscaldate su tre livelli che sono difficili da regolare durante la marcia.

 
Buona per tutto e per tutti (o quasi)
La Tracer GT non è la crossover più protettiva, ma per fare turismo a lungo raggio, anche in due, va più che bene. E non teme rivali nel misto con tante curve oppure sui tornanti di montagna: su questi percorsi è divertente (e va forte) quasi come una sportiva. E considerando anche la dotazione di serie ricchissima, il prezzo (tra i più bassi della categoria) appare quasi irresistibile. 

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore tre cilindri
Cilindrata (cm3) 847
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a iniezione
Cambio a sei marce
Potenza CV (kW)/giri 115 (84.6)/10.000a
Freno anteriore  a doppio disco
Freno posteriore  a disco
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 85/86,5
Interasse (cm) 150
Lunghezza (cm) 216
Peso (kg) - in odm con le borse 227
Pneumatico anteriore 120/70-17"
Pneumatico posteriore 180/55-17"
Capacità serbatoio (litri) 18
Riserva litri nd

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