Suzuki V-Strom 650 XT: per gli amanti dell'avventura
Ruote a raggi, estetica "dakariana" e una ricca dotazione elettronica per la rinnovata crossover "media" di Suzuki che è ancora più godibile con il motore in versione Euro 4
€ 8.990
Foto e immagini
Sin dal suo debutto (nel 2004) la V-Strom 650 è stata una delle crossover di media cilindrata più apprezzate, perché capace di unire efficacemente le doti di una viaggiatrice a quelle di una tuttofare da usare anche tutti i giorni. Questa terza generazione si presenta ampiamente aggiornata, con tutta l'elettronica che serve e una linea più grintosa, ispirata alla riuscita "sorellona" V-Strom 1000 e caratterizzata dal "becco" ripreso da quello della mitica DR-750S BIG che, nel 1988, giunse nona alla Parigi-Dakar con il grande Gaston Rahier. Il frontale sfoggia poi un nuovo faro e il parabrezza regolabile manualmente su tre posizioni "maggiorato" (9 mm più alto di quello del precedente modello). Debuttano poi una ricca strumentazione con schermo LCD multifunzione e una comoda presa 12V, che permette di alimentare lo smartphone o il navigatore satellitare.

La strumentazione è ispirata a quella della sorella maggiore V-Strom 1000, con contagiri analogico e due display digitali sovrapposti. Sul blocchetto di sinistra c'è il selettore per il Traction Control.
Motore riprogettato
Le novità più importanti sono nel bicilindrico che conferma lo schema a V di 90° e la cilindrata di 645 cm3 e sfoggia 71 CV a 8.000 giri (2 CV in più rispetto alla precedente versione) e l'omologazione Euro 4. Risultati ottenuti grazie una sessantina di componenti totalmente riprogettati, tra cui segnaliamo iniettori, pistoni e valvole. Di serie poi c'è il Traction Control regolabile su due livelli (1 meno invasivo e 2 più conservativi) e disattivabile dal pilota, un "aiutino" difficile da trovare su moto di questa cilindrata e prezzo; completano poi la ricca dotazione elettronica il Suzuki Easy Start System e il Low RPM Assist. Il primo mette in moto senza che sia necessario insistere sul pulsante di avviamento: basta una breve pressione e il motorino rimane in funzione fino a che il motore non gira regolarmente. Il secondo, invece, impedisce al motore di scendere troppo di giri, quando si rilascia la frizione in partenza o ci si muove a bassa velocità nel traffico, evitando così spegnimenti improvvisi. Rivisto anche l’impianto di scarico: è più leggero ed è montato più in basso rispetto al vecchio modello, contribuendo così ad abbassare il baricentro della moto.
Le novità più importanti sono nel bicilindrico che conferma lo schema a V di 90° e la cilindrata di 645 cm3 e sfoggia 71 CV a 8.000 giri (2 CV in più rispetto alla precedente versione) e l'omologazione Euro 4. Risultati ottenuti grazie una sessantina di componenti totalmente riprogettati, tra cui segnaliamo iniettori, pistoni e valvole. Di serie poi c'è il Traction Control regolabile su due livelli (1 meno invasivo e 2 più conservativi) e disattivabile dal pilota, un "aiutino" difficile da trovare su moto di questa cilindrata e prezzo; completano poi la ricca dotazione elettronica il Suzuki Easy Start System e il Low RPM Assist. Il primo mette in moto senza che sia necessario insistere sul pulsante di avviamento: basta una breve pressione e il motorino rimane in funzione fino a che il motore non gira regolarmente. Il secondo, invece, impedisce al motore di scendere troppo di giri, quando si rilascia la frizione in partenza o ci si muove a bassa velocità nel traffico, evitando così spegnimenti improvvisi. Rivisto anche l’impianto di scarico: è più leggero ed è montato più in basso rispetto al vecchio modello, contribuendo così ad abbassare il baricentro della moto.
Il motore ha una sessantina di componenti nuovi, compresi i pistoni; rivisto lo scarico, è più leggero e montato più in basso.



Ciclistica invariata
La V-Strom 650 my '17 conferma forcellone e telaio a doppio trave in alluminio del modello precedente ma, grazie a plastiche del serbatoio più snelle, riduce l'ingombro laterale di 5 mm, permettendo così al pilota di poggiare più facilmente i piedi a terra. Invariato il reparto sospensioni: forcella con steli da 43 mm e monoammortizzatore, quest'ultimo regolabile nel precarico molla. Nessuna modifica anche per l'impianto frenante, ci sono due grossi dischi da 310 mm di diametro all'anteriore e un disco singolo da 260 mm al posteriore. L'ABS è ovviamente di serie e secondo Suzuki e' anche più efficace, grazie a un nuovo software di gestione della centralina.
La V-Strom 650 my '17 conferma forcellone e telaio a doppio trave in alluminio del modello precedente ma, grazie a plastiche del serbatoio più snelle, riduce l'ingombro laterale di 5 mm, permettendo così al pilota di poggiare più facilmente i piedi a terra. Invariato il reparto sospensioni: forcella con steli da 43 mm e monoammortizzatore, quest'ultimo regolabile nel precarico molla. Nessuna modifica anche per l'impianto frenante, ci sono due grossi dischi da 310 mm di diametro all'anteriore e un disco singolo da 260 mm al posteriore. L'ABS è ovviamente di serie e secondo Suzuki e' anche più efficace, grazie a un nuovo software di gestione della centralina.

Le luci di posizione posteriori sono a Led, mentre sulla sinistra della strumentazione è stata collocata una presa da 12 V
Due versioni
La Suzuki V-Strom 650 2017 è proposta in due versioni: la "base", con cerchi in lega da 17" al posteriore e da 19” all'anteriore e la più avventurosa XT della nostra prova, dotata di serie di ruote a raggi (sempre da 17" e 19"), paramani e slitta per la protezione del motore. Entrambi i modelli poi integrano nella coda gli attacchi per montare le borse laterali realizzate “su misura” da Suzuki. Le V-Strom sono già disponibili dai concessionari in bianco, nero e nel classico giallo delle Suzuki da fuoristrada. La versione "standard" costa 8.390 euro franco concessionario, mentre la V-Strom 650 XT costa 8.990 euro, sempre franco concessionario.
Come va
La nuova V-Strom 650 nel test anteprima ha dimostrato ancora una volta di essere una moto facile e divertente da guidare. Piacciono subito la ciclistica ben equilibrata e il motore, che non ha "patito" l'arrivo della Euro 4. Anzi, grazie alle tante modifiche il propulsore giapponese sfodera una spinta ancora più piena e corposa lungo tutto l’arco di erogazione, con una buona potenza agli alti regimi e un allungo capace di andare ben oltre la zona rossa del contagiri, posta a 10.000 giri. Un carattere sportivo niente male, per un bicilindrico di questa cilindrata.

Ciclistica collaudata
Il telaio a doppio trave in alluminio è uno dei meglio riusciti della categoria, la V-Strom nella guida su strada offre stabilità e precisione superiori a tante altre concorrenti. Sulle tortuose stradine di montagna, che abbiamo affrontato durante il test, la crossover di Suzuki ha sfoderato un’eccellente maneggevolezza e una grande "sicurezza". Il merito va anche alle gomme di primo equipaggiamento (Bridgestone Battlax Adventure A40), sempre "aggrappate" all'asfalto, anche su tratti insidiosamente umidi. Il traction control infine è stata una presenza sempre gradita e mai invasiva.

Sospensioni: taratura di compromesso
Buono il comportamento delle sospensioni, hanno una taratura di compromesso tra esigenze di comfort e guida sportiva. La forcella non affonda troppo nelle frenate decise, ed è un bene perché, per tirare fuori il meglio dai due dischi anteriori, occorre strizzare parecchio il comando al manubrio. Convince poi il comfort per pilota e passeggero: la sella è ben imbottita, le vibrazioni praticamente nulle e il parabrezza tutto sommato efficace.

Doti da grande, prezzo da piccola
Davvero difficile trovare difetti in una moto sul mercato da più di tredici anni e ben affinata col passare delle stagioni. A volere essere veramente pignoli, segnaliamo la scarsa luce a terra nel caso si scenda da gradoni con un forte dislivello e qualche turbolenza generata dal parabrezza all’altezza del casco viaggiando a velocità elevate. Il giudizio quindi è positivo: al prezzo di una 650 vi portate a casa una moto che per divertimento e prestazioni su strada non ha nulla da invidiare alle crossover di 800 cm3! rispetto alle quali permette un buon risparmio sul prezzo d'acquisto.

La Suzuki V-Strom 650 2017 è proposta in due versioni: la "base", con cerchi in lega da 17" al posteriore e da 19” all'anteriore e la più avventurosa XT della nostra prova, dotata di serie di ruote a raggi (sempre da 17" e 19"), paramani e slitta per la protezione del motore. Entrambi i modelli poi integrano nella coda gli attacchi per montare le borse laterali realizzate “su misura” da Suzuki. Le V-Strom sono già disponibili dai concessionari in bianco, nero e nel classico giallo delle Suzuki da fuoristrada. La versione "standard" costa 8.390 euro franco concessionario, mentre la V-Strom 650 XT costa 8.990 euro, sempre franco concessionario.
Come va
La nuova V-Strom 650 nel test anteprima ha dimostrato ancora una volta di essere una moto facile e divertente da guidare. Piacciono subito la ciclistica ben equilibrata e il motore, che non ha "patito" l'arrivo della Euro 4. Anzi, grazie alle tante modifiche il propulsore giapponese sfodera una spinta ancora più piena e corposa lungo tutto l’arco di erogazione, con una buona potenza agli alti regimi e un allungo capace di andare ben oltre la zona rossa del contagiri, posta a 10.000 giri. Un carattere sportivo niente male, per un bicilindrico di questa cilindrata.

Ciclistica collaudata
Il telaio a doppio trave in alluminio è uno dei meglio riusciti della categoria, la V-Strom nella guida su strada offre stabilità e precisione superiori a tante altre concorrenti. Sulle tortuose stradine di montagna, che abbiamo affrontato durante il test, la crossover di Suzuki ha sfoderato un’eccellente maneggevolezza e una grande "sicurezza". Il merito va anche alle gomme di primo equipaggiamento (Bridgestone Battlax Adventure A40), sempre "aggrappate" all'asfalto, anche su tratti insidiosamente umidi. Il traction control infine è stata una presenza sempre gradita e mai invasiva.

Sospensioni: taratura di compromesso
Buono il comportamento delle sospensioni, hanno una taratura di compromesso tra esigenze di comfort e guida sportiva. La forcella non affonda troppo nelle frenate decise, ed è un bene perché, per tirare fuori il meglio dai due dischi anteriori, occorre strizzare parecchio il comando al manubrio. Convince poi il comfort per pilota e passeggero: la sella è ben imbottita, le vibrazioni praticamente nulle e il parabrezza tutto sommato efficace.

Doti da grande, prezzo da piccola
Davvero difficile trovare difetti in una moto sul mercato da più di tredici anni e ben affinata col passare delle stagioni. A volere essere veramente pignoli, segnaliamo la scarsa luce a terra nel caso si scenda da gradoni con un forte dislivello e qualche turbolenza generata dal parabrezza all’altezza del casco viaggiando a velocità elevate. Il giudizio quindi è positivo: al prezzo di una 650 vi portate a casa una moto che per divertimento e prestazioni su strada non ha nulla da invidiare alle crossover di 800 cm3! rispetto alle quali permette un buon risparmio sul prezzo d'acquisto.

Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
| Motore | bicilindrico a V |
| Cilindrata (cm3) | 645 |
| Raffreddamento | a liquido |
| Alimentazione | a iniezione |
| Cambio | a sei marce |
| Potenza CV (kW)/giri | 71(52)/8.000 |
| Freno anteriore | a doppio disco |
| Freno posteriore | a disco |
| Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
| Altezza sella (cm) | 83 |
| Interasse (cm) | 156 |
| Lunghezza (cm) | 228 |
| Peso (kg) - in odm | 216 |
| Pneumatico anteriore | 110/80-19" |
| Pneumatico posteriore | 150/70-17" |
| Capacità serbatoio (litri) | 20 |
| Riserva litri | nd |
Suzuki V-Strom 650 XT 2017
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