Honda CUV e: scooter elettrico agilissimo e leggero per la città

Nel 2023, Honda aveva lanciato sul mercato il suo primo scooter elettrico, l’EM1. A distanza di due anni, la Casa dell’Ala amplia ulteriormente la propria offerta a zero emissioni con il nuovo CUV e, confermando il percorso verso una gamma di veicoli completamente carbon neutral entro il 2050, come previsto dalla casa giapponese. La sigla CUV e, acronimo di Clean Urban Vehicle electric, identifica uno scooter progettato principalmente per l’ambiente urbano, ma capace di prestazioni equiparabili a quelle di un tradizionale 125 cm³ a benzina: raggiunge infatti una velocità massima di 83 km/h, con un’autonomia dichiarata superiore agli 80 km. 
 

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Sono presenti tre modalità di guida (Sport, Standard ed Econ) alle quali si aggiunge la funzione Reverse Assist, una retromarcia assistita che facilita le manovre in spazi ristretti o ad esempio se si parcheggia con il muso in discesa. Ogni riding mode influisce su erogazione, risposta all’acceleratore e ovviamente consumo della batteria. Il propulsore elettrico è un’unità e-Drive da 6 kW di potenza massima, con picco di coppia dichiarato di 22 Nm. L’alimentazione è affidata a due batterie Honda Mobile Power Pack estraibili agli ioni di litio da 50,3 V / 1,3 kW ciascuna, collocate nel vano sottosella. Per una ricarica completa, da 0 al 100%, sono necessarie a detta dela Casa sei ore con i due caricabatterie in dotazione. Tuttavia, è possibile passare dal 25% al 75% in sole tre ore.

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Il vano sottosella è occupato dalle due batterie estraibili, avanza un po' di spazio per piccoli oggetti

La ciclistica vede un robusto telaio in tubi d’acciaio sostenuto da una forcella con steli tradizionali di 26 mm di diametro, sospensione posteriore con doppio ammortizzatore e cerchi da 12”. L’impianto frenante prevede un disco anteriore di 190 mm con pinza a singolo pistoncino e un tamburo posteriore da 130 mm, gestiti da un sistema CBS. La dotazione tecnologica include illuminazione full LED e un display TFT a colori da 7" tramite cui si può gestire la navigazione turn-by-turn, ascoltare musica, effettuare chiamate e creare percorsi ottimizzati per i veicoli elettrici. All’interno del vano anteriore è presente una porta USB-C per la ricarica dei dispositivi mobili. L’accensione avviene tramite sistema keyless, e tra gli optional troviamo un top case.

Come va

Compatto e snello, lo scooter elettrico CUV e è stato progettato per offrire spazio anche a chi supera i 180 cm di statura. La sella è ampia sia in lunghezza che in larghezza e accoglie senza problemi l’eventuale passeggero. La posizione di guida è naturale, il busto è eretto, il manubrio si trova alla giusta altezza e non è troppo vicino al corpo. Buono anche lo spazio per le gambe e per i piedi, la pedana piatta permette di caricare uno zaino o un bagaglio di piccole dimensioni.

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L’accensione avviene tramite il classico comando sul blocchetto destro al manubrio, e sono presenti tre modalità di guida (Econ, Standard, Sport) selezionabili da un commutatore collocato sul medesimo blocchetto. La prima è la più parsimoniosa e predilige l’autonomia alle prestazioni, con accelerazioni molto graduali. Sport è invece la più performante e permette di sfruttare tutta la potenza del motore raggiungendo rapidamente la velocità massima di circa 85 km/h letti sul tachimetro. La modalità standard si pone al centro delle due, e per un utilizzo urbano riteniamo sia la più azzeccata nel rapporto consumi-prestazioni. In tutti i casi si apprezza molto l’erogazione, sempre fluida e molto lineare. 

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Agilissimo nelle manovre da fermo grazie ad un baricentro basso e ad un peso davvero ottimo per un veicolo elettrico, l’Honda CUV e si destreggia svelto nel traffico cittadino, risultando stabile anche in velocità. Ottimi i freni, potenti il giusto e ben modulabili. Non è presente l’ABS, che ricordiamo non essere obbligatorio su questa categoria di veicoli, ma al suo posto lavora un efficace sistema CBS, che ripartisce l’azione frenante su entrambi gli assi azionando un solo comando. Questo sistema evita eccessivi trasferimenti di carico (un neo comune su veicoli che adottano questa soluzione) bilanciando efficacemente la frenata fra il disco anteriore e il tamburo posteriore, rendendo quasi impossibile il bloccaggio delle ruote. Le sospensioni sono scorrevoli e assorbono in maniera discreta le sconnessioni leggere, mentre mostrano qualche limite sulle buche più pronunciate.