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Ducati Panigale V4 S, rivoluzione bolognese

La prima “rossa” stradale a quattro cilindri è la Ducati più raffinata ed efficace mai vista fino a oggi. Motore ed elettronica “da corsa”, ciclistica al top, prezzo adeguato
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€ 27.890
Pregi

Pregi

l’erogazione del V4 e le sue prestazioni, l’elettronica al massimo dell’evoluzione attuale, l’efficacia nella guida tra i cordoli
Difetti

Difetti

il cambio elettronico un po’ lento in inserimento, il calore emanato dal V4 che scalda la sella e le gambe del pilota

In sintesi

La Panigale V4 rappresenta un evento “epocale”per la casa bolognese. La prima Ducati di grande serie con motore 4 cilindri nella storia del marchio, uno spartiacque come lo furono la prima bicilindrica nel 1971 e la 916 del 1992 che segnò l’inizio della “nuova era” Ducati. Lo spartiacque si chiama V4 Desmosedici Stradale, un propulsore tutto nuovo con una cilindrata di 1.103 cm3 e prestazioni elevatissime: la casa dichiara ben 214 CV a 13.000 giri di potenza massima e 124 Nm di coppia massima. Esteticamente resta la Panigale, ma il frontale ha prese d’aria più grandi e la carenatura dalle ampie aperture laterali è ora collegata al serbatoio del carburante, che si sviluppa fin sotto la sella per lasciare spazio a centraline e cablaggi dell’elettronica “stipati” nella zona del cannotto di sterzo. Per quanto riguarda l’elettronica di bordo, gestita da una piattaforma IMU a 6 assi (6D-IMU), ne parliamo a pag. 44. La Panigale V4 è già disponibile sia nella versione “base” (22.590 euro) che S oggetto della nostra prova (27.890 euro).

Come va

su strada
Scegliendo la mappatura Street si scopre una Panigale “educata”, molto di più delle bicilindriche del passato. Intendiamoci: la V4 S è una superbike estrema, capace di prestazioni superlative. Ma rispetto al passato tutto è più comodo, in particolare il motore è straordinario per risposta al gas, prestazioni e allungo. Grazie alla particolare fasatura irregolare degli scoppi battezzata “twin pulse” (la stessa usata da Ducati sui motori delle MotoGP) ai bassi e medi regimi “suona” e si comporta come un bicilindrico “ammorbidito”, poi nella parte alta del contagiri allunga come un forsennato. In ogni caso è una moto apprezzabile solo viaggiando da soli. Il passeggero? Si compri una moto anche lui/lei...

in autostrada
La Panigale non è fatta per i lunghi e monotoni nastri di asfalto. La protezione è scarsa, la sella è dura e il motore scalda parecchio. A meno che per autostrada non intendiate il rettifilo del Nürburgring... Sarà meglio uscire al primo casello e cercare una bella strada piena di curve, dove la Panigale si troverà decisamente meglio.

in pista
La nuova Ducati è praticamente una vera moto da corsa: ha prestazioni superlative, una ciclistica efficace e controlli elettronici che sono quanto di meglio offra oggi il mercato. Il pilota “amatore” la preferirà in mappa Sport, il professionista sceglierà la Race scoprendo un mezzo incredibilmente efficace. Il motore è “esagerato”: il limitatore posto a 14.500 giri spiega più di molte parole cosa può fare questa moto in pista, ma non rende l’idea dell’ampiezza di erogazione utile che offre il V4. E non è l’unica dote della nuova Ducati: anzi, ciò che colpisce di più la prima volta che si guida in pista è la sua velocità di inserimento in curva e la rapidità di manovra nei cambi di direzione. Questo comportamento è dovuto all’albero motore controrotante che “ribalta” le inerzie e aiuta il pilota in questi frangenti. Ottimo il cambio in scalata, un po’ meno quando occorre salire di rapporto. Anche la frenata è di assoluto riferimento, grazie all’ABS più evoluto oggi disponibile da Bosch. Con una potenza così elevata da gestire, però, la V4 Bolognese richiede un fisico ben allenato per essere sfruttata: stiamo parlando di una moto che in poche centinaia di metri arriva a 300 km/h ed è capace di staccate pazzesche, prestazioni da MotoGP che richiedono piloti di adeguate capacità.

in città
La Panigale in città mostra solo gli aspetti negativi del suo carattere, ancora più che in autostrada. La posizione in sella da sportiva e l’assetto rigido sono poco adatti ad affrontare buche e pavé. Certo, i comandi sono morbidi, intuitivi e anche il cambio elettronico è comodo nel traffico, ma... perché girare in città con una Panigale? Soprattutto d’estate è meglio evitarlo, perché il calore emanato dal V4 è davvero tanto.

Rilevamenti

Velocità massima (km/h) 295,92
Accelerazione secondi
0-400 metri 10,6
0-1000 metri 18,95
0-100 km/h

Dati tecnici

Dimensioni rilevate da inSella

Passo
146.90
Lunghezza
211.00
Altezza sella
83.00
Prezzo Prezzo
27.890
Cilindrata Cilindrata
cm3
Peso Peso
192.50
kg
Potenza Potenza
184
CV
Velocita Velocità
296
km/h
Voto medio
4
Comfort
4
Tenuta di strada
5
Consumo
4
Cambio
4
Vano sottosella
1
Posizione di guida
5
Finiture
5
Prestazioni
5
Freni
5
Sospensioni
5

Ducati Panigale V4 S Corse 2019

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