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Moto Guzzi V7 Stone 2021: più CV, stessa classe

La V7 è il modello più venduto di Moto Guzzi da molti anni. La nuova versione 2021, profondamente rinnovata, è ancora più attraente, monta un motore Euro 5 più grosso e potente, una ruota posteriore più larga e offre un comfort decisamente migliore. Su strada è sempre facile e intuitiva, ma i CV in più garantiscono più divertimento in tutto relax. Buona la dotazione di elettronica. Prezzo OK
Quest'anno Moto Guzzi compie 100 anni. La festa vera e propria sarà a Mandello del Lario dal 9 al 12 settembre 2021 in occasione delle GMG (Giornate Mondiali Guzzi), ma la casa dell'aquila ha già cominciato con i regali.... ai clienti, con una serie di aggiornamenti e novità. La più importante è sicuramente la nuova V7, quasi rivoluzionata rispetto alla versione precedente: a Mandello hanno fatto un lavoro certosino che ha coinvolto ogni singolo aspetto della moto, dal motore alla ciclistica. Vediamo come è cambiata la "best seller" di Moto Guzzi.


Motore Euro5, più potente e versatile
Con l'arrivo delle omologazioni Euro 5, Moto Guzzi ha dovuto "pensionare" il vecchio bicilindrico da 744 cm3 e 55 CV (ultima evoluzione dei V35-V50 degli anni 70): sulla V7 è arrivato così quello utilizzato sulla V85 TT (cliccate qui per la nostra prova). Si tratta di un bicilindrico a V trasversale di 90° da 853 cm3 , simile al precedente 750 ma interamente riprogettato, che mantiene la classica distribuzione ad aste e bilancieri e due valvole per cilindro, ma impreziosita da punterie a rullo e astine di comando dei bilancieri in alluminio.
Non è stato un semnplice "trapianto": quello montato sulla V7 non è lo stesso motore della crossover. I tecnici di Moto Guzzi lo hanno infatti adattato alla V7 e alle sue caratteristiche: per esempio non ci sono le valvole in titanio, mentre quelle di aspirazione ora sono più grosse. Il risultato è una potenza superiore di ben 13 CV (65 CV invece di 52) rispetto alla V7 con motore 750 e una coppia massima di 73 Nm, per la maggior parte già disponibile a soli 3.000 giri.
Rispetto alla V85TT, sulla V7 manca pure l’acceleratore elettronico, sostituito da un classico comando del gas meccanico. Sono stati rivisti anche il cambio (ora più fluido e silenzioso grazie a un nuovo sistema di sincronizzazione) e la trasmissione finale a cardano, irrobustita per gestire l’aumento di potenza e coppia.
A livello elettronico troviamo una nuova centralina, il controllo di trazione (disinseribile) su due e un ABS più efficace grazie all’introduzione di un sensore di pressione. Contenuti i consumi: Guzzi dichiara un’autonomia superiore ai 400 km.
Tanta attenzione per il comfort: sulla V7 my 2021 arriva una nuova sella più imbottita. Nuovi anche gli ammortizzatori 

Ciclistica di pregio e comfort migliorato
L’aumento di prestazioni ha obbligato i tecnici Moto Guzzi a lavorare anche sulla ciclistica: il telaio ora è più rigido e il forcellone ha dimensioni maggiori, scelte tecniche che non penalizzano la maneggevolezza (una delle doti delle vecchie V7) ma permettono di avere maggiore stabilità. Arriva anche una gomma posteriore da 150 al posto della precedente da 130 e cambiano anche gli ammortizzatori, sono dei Kayaba regolabili nel precarico, dotati di maggiore escursione e più inclinati per migliorare la risposta sui fondi stradali rovinati. Nuove anche le ruote a sei razze, mentre la sella ha un nuovo disegno ed è meglio imbottita. La frenata è affidata a un impianto Brembo, mentre le gomme di primo equipaggiamento sono le Dunlop Arrowmax Streetsmart.
A sinistra il bell'elemento circolare con display digitale (e al centro l'aquila Guzzi). A destra, invece, il logo celebrativo del centenario Moto Guzzi (1921-2021)

Estetica diversa… eppure uguale!
Novità anche a livello estetico: la moto sembra la stessa perché serbatoio e faro tondo sono rimasti uguali, ma parecchi altri dettagli sono cambiati (ad esempio i fianchetti e il posteriore più massiccio) in modo tale da rendere la V7 più moderna senza però tradire le forme che le hanno permesso di resistere allo scorrere del tempo.
Rinnovato anche il cruscotto, ora racchiuso in un elemento circolare che può essere dotato dal sistema Moto Guzzi MIA (optional da 169 euro), cioè la piattaforma multimediale di Moto Guzzi che collega lo smartphone al veicolo permettendo di gestirlo in viaggio e fornendo numerose altre informazioni utili.
Oltre alla V7 Stone protagonista di questa prova, in gamma c’è anche la V7 Special (9.140 euro) riconoscibile per l'aspetto più "vintage" grazie al cruscotto con doppio strumento a lancette, alle ruote a raggi e alle cromature sparse a piene mani ovunque.
La V7 Stone è disponibile in arancione Rame, nero Ruvido, azzurro Ghiaccio e nella speciale livrea Centenario (un bel grigio-verde che ricorda i colori di Omobono Tenni, leggendario pilota Guzzi degli anni 30-40) scelta per celebrare i cento anni della casa di Mandello che cadono proprio quest'anno. Il prezzo della Stone è di 8.840 euro, che salgono a 9.040 per la versione Centenario protagonista di questa prova.

Come va
Sulla nuova V7 ci si sente subito “a casa”: la triangolazione sella-pedane-manubrio è perfetta e offre spazio per piloti di tutte le taglie. Piacere e facilità di guida sono sempre quelli della V7, bastano due colpi di gas per avere “in mano” la bicilindrica di Mandello e cominciare a divertirsi.

I CV si sentono
Una volta in movimento però la V7 fa capire nel giro di pochi chilometri quanto sia cambiata. Del precedente modello restano solo l'inconfondibile pulsare del bicilindrico trasversale, mentre la risposta “tranquilla” del vecchio bicilindrico è un lontano ricordo: i 10 CV in più garantiti dall’850 si fanno sentire molto più di quel che ci si aspetti e sono la “novità” che gli appassionati attendevano da tempo. La potenza in più aumenta il piacere di guida, ma la V7 resta una moto "facile", anche chi ha poca esperienza può divertirsi in sicurezza. Immutata anche l’agilità: pur trattandosi di una “classica”, tra le curve la V7 scende in piega abbastanza rapida e in velocità sfodera un avantreno preciso. Per farla rendere al meglio però non bisogna strapazzarla, meglio lasciarla scorrere in curva evitando comandi bruschi.

Ora è più comoda
Le nuove sospensioni con escursione maggiorata e la sella più imbottita hanno migliorato il comfort: la V7 ora riesce a filtrare al meglio le asperità e digerisce anche le strade parecchio rovinate (la schiena del pilota ringrazia sentitamente). L’unico appunto è per la frenata, modulabile e potente quanto serve ma solo a patto di strizzare con molta forza la leva.
 

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore bicilindrico 4 tempi
Cilindrata (cm3) 853
Raffreddamento ad aria
Alimentazione a iniezione
Cambio a 6 marce
Potenza CV (kW)/giri 65 (48)/6800
Freno anteriore a disco da 320 mm
Freno posteriore a disco da 260 mm
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 78
Interasse (cm) nd
Lunghezza (cm) 217
Peso (kg) 198
Pneumatico anteriore 100/80-18"
Pneumatico posteriore 150/70-17"
Capacità serbatoio (litri) 21
Riserva litri 4

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