Linee spigolose e motore "rotondo"
Esteticamente l’SH è simile al modello precedente, ma le linee sono più spigolose e moderne. Cambia anche il disegno del cruscotto, che rimane però
sempre ordinato e di facile lettura. Il nuovo motore Euro 4, monocilindrico a 4 valvole, è un’evoluzione del precedente. Gli interventi degli ingegneri Honda hanno però lavorato per ridurre gli attriti interni, migliorando (secondo la casa giapponese) l’accelerazione e soprattutto i consumi:
Honda dichiara 33,3 km/litro nel ciclo medio WMTC. Anche la ciclistica è stata aggiornata: il telaio in particolare è stato ridisegnato nella parte centrale per aumentare la capienza del vano sottosella, ed è stato irrobustito anteriormente con delle staffe di rinforzo. Malgrado questo, il peso totale del telaio è sceso di 1 kg, rispetto alla precedente versione. Comodo anche il nuovo alloggiamento del tappo del serbatoio nel sottosella. Aumentano invece l’altezza della sella (2 cm in più) e l’interasse dello scooter, per garantire maggiore stabilità.
Come va
Bastano pochi metri per ritrovare e apprezzare come sempre
la facilità di guida e il buon bilanciamento dell’SH 300i. L’abitabilità è soddisfacente: la pedana offre spazio sufficiente per i piedi e
lo scudo è lontano dalle ginocchia. La sella ben imbottita è molto comoda nei lunghi tragitti, ma il piano di seduta più alto di 2 cm rispetto al passato può creare qualche difficoltà ai piloti sotto il metro e settantacinque;
fortunatamente la sella è stretta in punta e questo aiuta ad appoggiare con sicurezza i piedi a terra. Il motore è brillante e vigoroso nell'erogare la potenza, ma senza strappi. I consumi sembrano sempre sotto controllo: sul display LCD della strumentazione abbiamo letto valori sempre compresi tra i 3 e i 3,7 litri per 100 km. Li verificheremo nella prova completa di rilevamenti strumentali, in programma a breve. La ciclistica è sempre sicura e adeguata alle prestazioni. Sulle strade rovinate le sospensioni assorbono bene le buche, mentre sui curvoni veloci l’SH diventa quasi imbattibile: si può entrare in curva con decisione, impostando la traiettoria anche sopra i 100 km/h, ma l'SH rimane perfettamente piantato a terra. Stabile e sicuro anche il comportamento in autostrada: persino alla massima velocità (supera i 130 km/h) l’avantreno non si muove e non si avverte la minima oscillazione. Ottima e sicura anche la frenata: merito dei due dischi di grandi dimensioni, ma anche dell’ABS a due canali che entra in funzione solo quando è necessario. La protezione dall’aria è buona: l'esemplare testato a Barcellona che vedete nelle foto non montava il parabrezza (che sarà di serie negli esemplari venduti in Italia), ma succesivamente ne abbiamo provato uno con parabrezza alto che copre completamente ma non dà più di tanto fastidio in velocità. Secondo noi invece servirebbero due deflettori laterali sullo scudo, per togliere un po’ di turbolenza dalle gambe.