Non fatevi ingannare dal suo aspetto: la nuova XSR 900 è una moto modernissima, ancora più efficace e divertente della precedente versione. Il motore è l’ultima versione dell’ottimo Yamaha Crossplane tre cilindri, cresciuto di cilindrata fino a 890 cm3 e ora con una potenza dichiarata di 119 CV, cioè 4 in più rispetto alla precedente versione. E come la sorella naked MT-09, anche la XSR monta una nuova piattaforma inerziale a 6 assi che ha permesso di arricchire la dotazione elettronica: sono ora di serie il controllo di trazione e l’ABS, entrambi “cornering”, il controllo dell’impennata e quello dell’imbardata, cambio quickshift bidirezionale, quattro mappature motore e persino il cruise control.

Telaio più leggero

Il telaio è una struttura Deltabox, ma con pareti di spessore differenziato, grazie alle quali ora è allo stesso tempo più leggero e rigido. Nuovo anche il forcellone in alluminio, più lungo per migliorare la stabilità in rettilineo. Raffinata la dotazione tecnica, con componenti di qualità. La nuova pompa radiale Brembo sottolinea la sportività di questa moto e migliora il feeling coi due dischi anteriori da 298 mm. La forcella KYB a steli rovesciati è completamente regolabile e sfoggia una finitura dorata che sottolinea ancora una volta il look sportivo. Molto belli anche i nuovi cerchi, più leggeri di ben 700 grammi rispetto ai precedenti. 

Come va

Anche se hanno molti elementi in comune, la XSR 900 non è una MT-09 “vestita vintage”, ma una moto stradale con una sua personalità ben precisa. La posizione di guida è azzeccata: leggermente caricata sull’ampio manubrio, dà sempre la sensazione di avere tutto sotto controllo. Su strada la XSR è piacevolissima, offre una guida rotonda e fluida, ma quando arrivano le curve sfodera maneggevolezza e precisione entusiasmanti. Il motore è esaltante: “pieno” ai bassi e in grado di allungare come un quattro cilindri agli alti, con una voce di scarico rauca. Apprezzabile il maggiore vigore a tutti i regimi: la coppia massima è superiore e viene erogata a un regime di 1.400 giri inferiore rispetto al precedente modello. Notevole l’impianto frenante, potente ma sempre modulabile e assistito da un ABS efficace.