Una moto “totale”

Com'è fatta

La sigla di questa versione speciale celebra la seconda vittoria consecutiva ottenuta da una Multistrada alla “Pikes Peak International Hill Climb”, una gara in salita che si disputa dal 1916 sulle Montagne Rocciose del Colorado (USA). Si parte a un’altitudine di 2.862 metri e dopo 20 km circa di curve su asfalto e sterrato a tutto gas si arriva al traguardo che si trova a 4.300 metri: vince chi ci mette di meno, punto e basta. Nome a parte, la Pikes Peak è una “normale” Multistrada 1200 S con i colori della moto vittoriosa nella gara americana e arricchita da numerose parti speciali prese dal catalogo Ducati Performance tra cui il silenziatore in carbonio Termignoni omologato, il cupolino basso di tipo racing e il parafango anteriore entrambi in carbonio. Rimane invece immutato il motore da 1198 cm³ con una potenza massima di 150 CV, acceleratore ride by wire e quattro mappature selezionabili al manubrio collegate anche a controllo di trazione, ABS e sospensioni elettroniche Öhlins. Una gran moto, questa Pikes Peak, ancor più bella e godibile della Multistrada. Il prezzo però è esagerato, anche considerata la dotazione.

Come va

Come tutte le Multistrada, la Pikes Peak affascina sin da quando si accende il motore e si inizia a “giocare” con le mappature. Con un tocco sul pulsante al manubrio la moto cambia di volta in volta personalità: un momento si guida una supersportiva “cattiva” e velocissima, il momento dopo una GT, il momento dopo ancora una stradale da città, vigorosa ma facile da controllare anche per un neofita. Una vera moto “totale” con un motore potentissimo, una ciclistica a punto e una dotazione elettronica raffinata che in questa versione è davvero bella da vedere e ancora più affascinante grazie alla “voce” vigorosa dello scarico Termignoni. Peccato che costi così tanto...