SWM SM 125 R, la "divoracurve" per sedicenni

La SM 125 R, perché è una vera motard con look e dimensioni “da grandi”. Il telaio a doppio trave in tubi di acciaio e il forcellone in alluminio sono infatti gli stessi della “sorella maggiore” SM 500 R, come tutta la carrozzeria e la colorazione “ufficiale” delle SWM. Il motore è un monocilindrico corsa corta con distribuzione bialbero: i cavalli sono 15 come impone il Codice, ma l’erogazione è da moto di cilindrata maggiore, bella piena a tutti i regimi.

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Il cruscotto della SWM mostra solo il necessario, ma è più grande e visibile di quelli tipici delle motard. Manca però l’indicatore del carburante.

Tecnicamente ben dotata

Il reparto sospensioni vede al lavoro una forcella con steli rovesciati da 41 mm e un monoammortizzatore progressivo “soft dump”, entrambi privi di regolazioni. L’impianto frenante propone all’anteriore un disco da 300 mm “morso” da una pinza flottante e al posteriore uno da 220 mm. Grande la cura dei particolari: comandi a pedale pieghevoli per evitare rotture nelle cadute, collettore di scarico ben protetto per evitare bruciature e comode maniglie per il passeggero. Due i colori disponibili: rosso/bianco oppure nero/giallo. 

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Come va

Sulla SM 125 R si sta abbastanza comodi, anche se la sella dura (e alta da terra) non è adatta ai lunghi trasferimenti. Ma la posizione di guida è corretta e il pilota si può muovere agevolmente, grazie ai fianchi stretti e alla leggerezza. Il motore ha un’erogazione progressiva, poco grintosa ai bassi ma bella piena e vigorosa ai medi e alti regimi. 

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Agile tra le curve

Tra le curve è un piacere da guidare: l’avantreno è solido e rapido nell’inserimento, mentre la taratura delle sospensioni è sostenuta quanto basta per la guida sportiva ma digerisce bene anche buche e pavé. Cambio preciso, frenata con buon mordente e mai aggressiva.