Kawasaki Meguro S1, giapponese vecchio stile
Leggera, agile e piacevole da guidare, la piccola “classica” di Kawasaki sfoggia finiture di lusso
Foto e immagini
Lo storico marchio giapponese Meguro è tornato in vita grazie a Kawasaki (che aveva acquisito l’azienda nel 1964) con questa bellissima S1: una piccola stradale derivata dalla W230, ma nettamente più lussuosa e ispirata alla Meguro SG (uno dei modelli più famosi della casa). La S1 è una moto compatta, con una sella a soli 74 cm da terra e un peso di 143 kg in ordine di marcia, inferiore a tutte le concorrenti. Lo stile è classicissimo: parafanghi ampi e protettivi, terminale di scarico “a bottiglia”, cruscotto con due strumenti analogici, cerchi a raggi con ruota anteriore da 18”, pneumatici stretti, pinza assiale a due pistoncini, fari (a LED) e indicatori di direzione tondi, così come gli specchietti. Le finiture sono “ricche” e curate fin nei minimi dettagli, quanto e forse più che sulla “sorella maggiore” W800 (anch’essa ispirata alle Meguro anni 60).
Classici anche gli strumenti a lancetta, con l’aggiunta del piccolo display per l’orologio e il contachilometri
Pratica semplicità
La meccanica e la ciclistica sono classiche quanto le linee. Sotto il serbatoio a goccia da 12 litri borbotta un monocilindrico raffreddato ad aria da 233 cm³, 18 CV e 18,6 Nm di coppia a 5.800 giri. Il telaio è un monoculla sdoppiato in tubi d’acciaio, la forcella ha steli da 37 mm con soffietti di gomma e i due ammortizzatori sono regolabili nel precarico molla. Poche le concessioni alla modernità: l’iniezione elettronica, l’avviamento elettrico, l’ABS, la presa USB e il piccolo display LCD su cui sono riportati l’ora e i km percorsi.
Il monocilindrico da 233 cm3 ha il raffreddamento ad aria, la distribuzione monoalbero a due valvole, è dotato di iniezione elettronica e “beve” poco
Come va
Stretta e bassa, ma abbastanza lunga da starci bene anche in due, la S1 sembra costruita per le taglie minute: in realtà, anche chi è sul metro e 80 si trova bene, con le gambe non troppo piegate e una corretta triangolzione tra manubrio, sella (a soli 74 cm da terra) e pedane. A freddo il motore raffreddato ad aria è rumoroso, poi si normalizza. La spinta ai bassi è leggera, ma i giri salgono in modo lineare, non ci sono “picchi” improvvisi né buchi fastidiosi, poi, tra i 4.000-5.000 giri e fino ai 7.000, l’erogazione diventa più corposa. Piace il cambio, preciso e fluido tra una marcia e l’altra anche quando si usa parecchio, mentre la frizione è morbida da azionare. La ciclistica è azzeccata: la S1 è maneggevole nello stretto grazie all’ampio angolo di sterzo ed è agile nel misto per via del peso e del baricentro bassi e delle sospensioni ben tarate sia per la guida tra le curve sia sulle buche. Buona la frenata, potente e gestibile e con un ABS ben tarato.
Carta d'identità
| Motore | monocilindrico 4 tempi |
| Cilindrata (cm3) | 233 |
| Raffreddamento | ad aria |
| Alimentazione | a iniezione |
| Cambio | a 6 marce |
| Potenza CV (kW)/giri | 18(12,9)/7000 |
| Freno anteriore | a disco |
| Freno posteriore | a disco |
| Velocità massima (km/h) | nd |
| Altezza sella (cm) | 74 |
| Interasse (cm) | 141,5 |
| Lunghezza (cm) | 212,5 |
| Peso (kg) | 143 |
| Pneumatico anteriore | 90/90 - 18" |
| Pneumatico posteriore | 110/90 - 17" |
| Capacità serbatoio (litri) | 12 |
| Riserva litri | nd |
Kawasaki W230/Meguro S1 Meguro S1 2025
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