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SYM Joyride 16 300: il GT diventa grande

Il nuovo ruote alte taiwanese è spazioso e comodo, ha la pedana piatta, sospensioni morbide e monta l’apprezzato motore SYM da 278 cm3, 4 valvole e 19 kW. Ha un'ampia capacità di carico mentre è un po’ scarsa la protezione del parabrezza
Nel 2022 il Joyride cresce sia di cilindrata che nelle dimensioni per affrontare con più comodità anche le strade veloci, ma senza rinunciare alla maneggevolezza e alla pedana piatta che hanno fatto apprezzare uno dei modelli più longevi della casa taiwanese.
 
Una lunga storia
Il primo Joyride, infatti, nasce nel 1999 e rappresenta la storia recente e l’interpretazione dello scooter GT secondo SYM. Le ruote erano più piccole, da 12” e 13”, la pedana piatta e la sella comoda. Adatto al traffico cittadino, ma comodo anche per i medi tragitti. 
Rispetto a vent’anni fa però la mobilità è cambiata e tra divieti, traffico e limitazioni per muoversi tutti i giorni l’auto lascia sempre più spazio alle due ruote, soprattutto per chi deve entrare in centro città. Anche per questo il Joyridne si presenta con un motore più potente, da 278 cm3 e una potenza di oltre 26 CV, ideale per affrontare senza problemi autostrade e tangenziali.
 


Faccia nuova
Rispetto al precedente modello il design cambia parecchio, è un veicolo tutto nuovo. Le linee sono più affilate e attuali: lo scudo è sagomato con una moderna fanaleria full led che illumina bene, la pedana piatta è molto larga con la possibilità per il pilota di appoggiare i piedi anche nella parte inclinata dietro lo scudo, ma la novità che dà il nome al Joyride 16 MY 2022 sono le dimensioni delle ruote, non tanto la posteriore, che è da 14” ma per quella davanti, che è da 16” e se da una parte diminuisce un po’ la reattività nei cambi di direzione tipici della città, dall’altra garantisce una maggiore stabilità quando si aumenta il ritmo.
 


Con maggiori dimensioni aumenta anche il comfort e il vano sottosella si conferma capiente: ci stanno un casco integrale e un jet o oggetti anche voluminosi mentre dietro lo scudo c’è un altro vano, piccolo ma profondo e protetto da uno sportello (non ha serratura) dotato di presa USB per la ricarica.

Motore apprezzato
L’altra novità è sotto la carena dove è alloggiato il propulsore monocilindrico 4 valvole raffreddato a liquido da 278 cm3, già apprezzato sugli altri midi taiwanesi. Sviluppa una potenza di 19 kW con prestazioni decisamente superiori al precedente così come l’autonomia, assicurata dal serbatoio che garantisce una capacità di 11,5 litri. In linea con la sua categoria la dotazione di serie che prevede i fari con luci full led, l‘avviamento con smart key, un display lcd dall’aspetto moderno e curato con numeri e livelli a colori, la presa per la ricarica Quick Charge 2.0 e il parabrezza regolabile in altezza su due posizioni (ma servono gli attrezzi).

Arriva l'app
Anche SYM ha la sua app, disponibile attualmente solo per dispositivi Android. Non mette in comunicazione direttamente il veicolo e il cellulare per avere notifiche durante i viaggi ma è uno strumento molto utile per avere sempre tutto sotto controllo. Basta registrarsi, fotografare la targa e il modello di scooter SYM viene immediatamente riconosciuto. Nella app si possono inserire i dati della propria assicurazione per essere avvertiti vicino alla scadenza e avere tutte le notizie sul veicolo posseduto: intervalli dei tagliandi, eventuali promozioni e richiami o solamente registrare il proprio percorso.


Come va
Appena saliti in sella ci si sente subito a proprio agio: la seduta è comoda, abbastanza stretta in punta mentre la padana piatta ampia, un po’ alta da terra, permette di spostare comodamente i piedi o di caricare borse ingombranti, mentre nei lunghi trasferimenti si possono spostare i piedi nella parte inclinata dietro lo scudo. Anche il passeggero siede comodo ma se è di taglia piccola per tenersi alle maniglie deve distendere bene le braccia.
L’avviamento con la smart key è semplice e intuitivo, basta premere e ruotare il selettore per avviare il motore, che fin dai primi metri mostra il suo carattere sportivo già riscontrato sugli altri 300 della gamma: pronto al comando del gas e senza ritardi, è veloce nelle partenze dal semaforo e mantiene un’ottima ripresa anche quando si esce dalla città. Basta ruotare la manopola e c’è sempre la giusta spinta per effettuare i sorpassi in tutta sicurezza. La velocità di punta è di tutto rispetto e sul tachimetro si leggono numeri superiori ai limiti “ da codice”.
 
 
Ben beilanciato
Nel traffico il Joyride è ben bilanciato e abbastanza agile, contando che non è uno scooterino da città: la ruota anteriore da 16” dà meno maneggevolezza rispetto a quella da 13” del vecchio Joyride ma lo rende stabile e sicuro anche in autostrada. Unica pecca rispetto agli altri SYM la mancanza del controllo di trazione, che da una parte aiuta a mantenere il prezzo più allettante, ma ormai sta diventando una dotazione standard su tutti i nuovi scooter midi e questo non ci dispiace.
Le sospensioni hanno una taratura morbida, che aiuta su strade sconnesse, se non ci sono buche profonde che le fanno arrivare a fondo corsa mentre la frenata è decisa e ben modulabile. Solo se si tira con decisione la leva di sinistra l’ABS viene chiamato in gioco presto.
 

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore monocilindrico
Cilindrata (cm3) 278
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a inieizone
Cambio automatico
Potenza CV (kW)/giri 26 (19)/8000
Freno anteriore a disco
Freno posteriore a disco
Velocità massima (km/h) n.d.
Dimensioni
Altezza sella (cm) 77,8
Interasse (cm) 149
Lunghezza (cm) 221,5
Peso (kg) 186
Pneumatico anteriore 110/70-16
Pneumatico posteriore 140/70-14
Capacità serbatoio (litri) 11,5
Riserva litri n.d.

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