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Boom di vendite: mai così bene dal 2010!

Secondo i dati diffusi da Confindustria ANCMA il 2023 si è chiuso con oltre 337.000 veicoli immatricolati e una crescita che tocca il +15,7% rispetto al 2022, che già era stato un anno positivo

Dire che lo scorso anno il mercato moto in Italia è andato a gonfie vele è riduttivo: secondo i dati diffusi da Confindustria ANCMA il 2023 si è chiuso con oltre 337.000 veicoli immatricolati e una crescita che tocca il +15,7% rispetto al 2022, che già era stato un anno positivo. Dal 2010 non si registrava un risultato di questa portata ed è una cosa che fa guardare con molto ottimismo al futuro. I veicoli a due ruote sono sempre più importanti per soddisfare la necessità di spostamenti in area urbana e sono in aumento anche quelli che la moto la usano per passione.

 

Le due ruote continuano a sorridere

Lo ha sottolineato il presidente dell’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, Paolo Magri: “Emergono con vigore le prerogative vincenti dei prodotti della nostra industria, quali accessibilità, velocità degli spostamenti, sostenibilità, ma anche piacere di guida e libertà, che hanno favorito la diffusione dei veicoli a due ruote, di fronte alla quale abbiamo chiesto particolare accortezza anche nel processo di revisione del Codice della Strada. Il mercato è mosso ancora dalla passione e al suo interno convivono svariati utilizzi e motivazioni d’acquisto, ma è anche la capacità del comparto con la sua filiera di offrire tanto e interpretare i bisogni degli utenti a trainarlo. Questo è un valore grande, perché dietro ci sono storie di eccellenza e innovazione, che generano occupazione, indotto, gettito ed investimenti e di cui è necessario tener conto con più consapevolezza”.

 

Gli scooter tirano il comparto

Numeri alla mano, il consuntivo dell’anno registra un totale di 337.702 unità messe su strada, come già accennato equivalenti a una crescita del 15,78% rispetto al 2022. Un risultato in linea con l’andamento di un settore da tempo in vigorosa ripresa dopo la crisi dei subprime americani. La locomotiva ancora una volta sono gli scooter per i quali viene registrato un incremento addirittura del 20,64% con un totale di 173.543 veicoli venduti. Comunque non scherzano nemmeno le moto che con 145.405 immatricolazioni sono a +14,88% rispetto al 2022. Anno nero invece per i ciclomotori: appena 18.754 vendite rappresentano una flessione dell’11,77%. Per fortuna ormai i numeri sono piccoli.

Lusinghiero anche il bilancio dell’ultimo mese dell’anno con un incremento del 6,73%, grazie a 9826 nuovi veicoli messi su strada. A tirare la volata sono le moto con 4370 immatricolazione e una crescita del 16,07% mentre i ciclomotori per la nona volta dall’inizio dell’anno vanno sottozero e con appena 862 unità si fermano a -9,74%.

 

Elettrici in affanno

Situazione faticosa anche per il mercato dell’elettrico a causa della fine degli incentivi. Fra ottobre e dicembre sono andate perse 1881 unità su un mercato che nell’ultimo trimestre dello scorso anno si era fermato a 3599. Nell’ultimo mese dell’anno il calo delle due ruote elettriche è stato del 44,06%, con appena 419 mezzi venduti. Per questa categoria elettriche il 2023 si chiude con 12.048 unità immesse sul mercato e una flessione del 26,32%.

 

Ecco chi vince

Il modello che va per la maggiore si conferma la Benelli TRK 502 (4975) nelle due configurazioni stradale e fuoristrada, seguita dalla Honda Africa Twin (3880) e dalla Yamaha Tracer 9 (3385). Tra gli scooter continuano a dominare gli Honda SH che nelle tre versioni 125, 150 e 350 occupano i primi tre posti delle classifiche di categoria (rispettivamente 12.375, 11.161, 10.333), seguiti da un altro senatore come il Kymco Agility 125 R16 (8263). Fra i ciclomotori il primo posto è del Piaggio Liberty 50, seguito dal Fantic Motor 50 Enduro/Motard e dalla Beta RR 50 Motard

 

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