Contekt, il casco "smart" salva motociclisti
Progettato dallo studente universitario (e motociclista) Ty Uehara, il Contekt è un casco smart dotato di sensori in grado di valutare se il pilota ha avuto un incidente e di allertare con una chiamata automatica i soccorritori
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Contekt
Accanto ai vari sistemi di assisenza alla guida, tra le tecnologie più interessanti in fatto di sicurezza vanno senza dubbio annoverate quelle che permettono l’inoltro automatico della chiamate di emergenza in caso di incidente. Ricordiamo, su tutti, l’eCall di BMW, proposto per la prima volta sulle automobili nel 1999 e da qualche mese disponibile anche sui modelli a due ruote. Semplificando: rilevata la collisione o la caduta accidentale tramite i sensori istallati sulla moto, il sistema intelligente chiama in automatico i soccorritori, indicando il luogo dell’incidente grazie al dispositivo GPS.
Seppur diverso, il casco “Contekt” si basa fondamentalmente sullo stesso principio: istallati sul casco, l’accelerometro, il GPS e i sensori di pressione sono ingrado infatti di capire e valutare se il pilota è rimasto vittima di un incidente ed allertare in automatico i soccorritori. Premiato con il primo posto al concorso universitario Breakthrough Innovation Challenge, promosso dall'associazione PRME che, collegata alle Nazioni Unite, promuove progetti per lo sviluppo sostenibile, il prototipo è stato studiato e progettato da Ty Uehara, studente dell'università dell'Hawaii a Manoa, che spiega: “Se si subisce un incidente spesso non si ha accesso immediato al telefono - ha spiegato Uehara- perché molti lo tengono sul manubrio come navigatore o in borse e zaini, e nel caso di traumi importanti Contekt può risparmiare tempo prezioso e salvare vite”. Un’idea certamente valida e da concretizzare. In ogni caso, prima di poter essere prodotto e commercializzato, il Contekt necessita di ulteriori miglioramenti: a tal proposito, Uehara ha dichiarato di essere al momento in cerca di finanziatori disposti ad aiutarlo nel progetto. Ci auguriamo possa trovarne presto e contribuire così ad una maggior sicurezza per tutti i motociclisti.
Seppur diverso, il casco “Contekt” si basa fondamentalmente sullo stesso principio: istallati sul casco, l’accelerometro, il GPS e i sensori di pressione sono ingrado infatti di capire e valutare se il pilota è rimasto vittima di un incidente ed allertare in automatico i soccorritori. Premiato con il primo posto al concorso universitario Breakthrough Innovation Challenge, promosso dall'associazione PRME che, collegata alle Nazioni Unite, promuove progetti per lo sviluppo sostenibile, il prototipo è stato studiato e progettato da Ty Uehara, studente dell'università dell'Hawaii a Manoa, che spiega: “Se si subisce un incidente spesso non si ha accesso immediato al telefono - ha spiegato Uehara- perché molti lo tengono sul manubrio come navigatore o in borse e zaini, e nel caso di traumi importanti Contekt può risparmiare tempo prezioso e salvare vite”. Un’idea certamente valida e da concretizzare. In ogni caso, prima di poter essere prodotto e commercializzato, il Contekt necessita di ulteriori miglioramenti: a tal proposito, Uehara ha dichiarato di essere al momento in cerca di finanziatori disposti ad aiutarlo nel progetto. Ci auguriamo possa trovarne presto e contribuire così ad una maggior sicurezza per tutti i motociclisti.
Ty Uehara ha messo a sviluppato l'idea alla base del sistema Contekt
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