Salta al contenuto principale

Chain, bike-to-bike communication: bastano smartphone e app...

Sviluppato dallo specialista Ruroc, Chain è un innovativo sistema di comunicazione che sfrutta il traffico dati del telefono. Per connettersi con il compagno di sella o un gruppo di amici bastano uno smartphone con l’app e un paio di cuffie, nient'altro. L’idea è buona, anche se in assenza di rete mobile bisogna dire addio all’interfono…
Accessori
Esperta di abbigliamento tecnico da snowbord, ma approdata nel mondo delle corse attraverso la fornitura dei caschi indossati dai meccanici nei paddock della Formula 1, la Ruroc s’è inseguito ritagliata una buona fetta di mercato anche tra i motociclisti grazie al suo primo casco da moto Atlas. Un ulteriore passo in questa direzione lo compie oggi con l’annuncio dei un innovativo sistema di comunicazione destinato, spiegano direttamente da Ruroc a “cambiare le regole del gioco”.  Di cosa si tratta?

Attenti alla copertura
Battezzato “Chain” (cioè catena) consiste in un sistema di comunicazione autonomo che consente a motociclisti e ai gruppi di motociclisti di collegarsi e parlare tra loro, indipendentemente dalla distanza. La particolarità è che si può scaricare l’apposito software direttamente sullo smartphone tramite app e, con quella, connette tra loro tutti i partecipanti con cui comunicare poi attraverso il protocollo VOIP (Voice Over Internet Protocol), cioè lo stesso sfruttato da WhatsApp quando si effettua una normale chiamata. Il tutto, è chiaro, modificato però in base alle esigenze dei motociclisti: mentre con WhatsApp, per connettersi e chiamare in gruppo i contatti sulla rubrica è necessario impostare la chiamata, scorrere i contatti e aggiungere le persone con cui si desidera parlare, Chain ​​semplifica questo processo, consentendo a chiunque abbia l'app di unirsi al gruppo semplicemente condividendo un codice univoco.
In pratica, il principale vantaggio di Chain rispetto ai tradizionali sistemi di comunicazione Bluetooth consiste nella possibilità di collegare chiunque e con qualsiasi smartphone mediante app, eliminando così i ben noti problemi di compatibilità tra i diversi interfoni. Bastano uno smartphone con l’app (Android e iOS) e un paio di cuffie. Ovviamente c’è un contro, che non è da poco: il tutto si basa sulla copertura dati del telefono (3, 4 o 5 G che sia) e, pertanto, in assenza di segnale, addio interfono. Non sarà un problema in città o nelle regioni più “civilizzate”, ma è chiaro che per un viaggio avventuroso nel mezzo del deserto, sarà per il momento molto meglio affidarsi ai cari e ben collaudati sistemi basati sulle frequenze e non sul traffico internet. Il sistema sarà disponibile in Italia a partire dalle prossime settimane: mettiamolo alla prova e vediamo come funziona…
Leggi altro su:
Aggiungi un commento