Nuove colorazioni
Presentata nel 2017, la Kawasaki Z900 RS torna per il 2021 con nuove livree e due nuove colorazioni Metallic Spark Black ed Ebony, cha vanno ad aggiungersi alla classica verde Candytone Green già presente in listino.
Invariata invece la scheda tecnica.
Omaggio alla Z1 900 Super 4 del 1972 (la mitica "Kawa 9”, prima “supermoto” dell’era moderna), la Z900 RS ne ha voluto fedelmente riprodurre numerosi particolari, quali per esempio l’inconfondibile linea “orizzontale” della progenitrice ottenuta tramite l’abbassamento del telaietto posteriore e i fari che, benché moderni e full Led, mantengono fondamentalmente le stesse forme di quelli della Z1. Altro esempio è dato dagli strumenti analogici circolari del cruscotto, che sfoggiano gli stessi caratteri, mentre le lancette di contakm e contagiri a motore spento si mettono nella stessa, identica posizione. Più largo invece il serbatoio, maggiorato nella zona del cannotto per “coprire” il quattro cilindri in linea, decisamente più grosso di quello della Z1. Il quattro cilindri in linea da 111 CV risponde con prontezza al comando del gas: l’erogazione è progressiva ma molto decisa ai bassi e medi regimi dove dà il meglio di sé. Pesante ma ben bilanciata (215 kg dichiarati in ordine di marcia), la Z 900 RS si rivela agile nel misto ed efficace nella guida sportiva, nonostante gli pneumatici di primo equipaggiamento poco performanti. Azzeccata la taratura delle sospensioni che si dimostrano efficaci e adeguate anche nella guida “allegra”, senza penalizzare il comfort di marcia. Potente e modulabile la frenata: su fondi sporchi e viscidi si apprezzano parecchio l’ABS poco invasivo e il controllo di trazione che interviene solo quando è davvero necessario.
Clicca qui per il nostro primo contatto
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Omaggio alla Z1 900 Super 4 del 1972 (la mitica "Kawa 9”, prima “supermoto” dell’era moderna), la Z900 RS ne ha voluto fedelmente riprodurre numerosi particolari, quali per esempio l’inconfondibile linea “orizzontale” della progenitrice ottenuta tramite l’abbassamento del telaietto posteriore e i fari che, benché moderni e full Led, mantengono fondamentalmente le stesse forme di quelli della Z1. Altro esempio è dato dagli strumenti analogici circolari del cruscotto, che sfoggiano gli stessi caratteri, mentre le lancette di contakm e contagiri a motore spento si mettono nella stessa, identica posizione. Più largo invece il serbatoio, maggiorato nella zona del cannotto per “coprire” il quattro cilindri in linea, decisamente più grosso di quello della Z1. Il quattro cilindri in linea da 111 CV risponde con prontezza al comando del gas: l’erogazione è progressiva ma molto decisa ai bassi e medi regimi dove dà il meglio di sé. Pesante ma ben bilanciata (215 kg dichiarati in ordine di marcia), la Z 900 RS si rivela agile nel misto ed efficace nella guida sportiva, nonostante gli pneumatici di primo equipaggiamento poco performanti. Azzeccata la taratura delle sospensioni che si dimostrano efficaci e adeguate anche nella guida “allegra”, senza penalizzare il comfort di marcia. Potente e modulabile la frenata: su fondi sporchi e viscidi si apprezzano parecchio l’ABS poco invasivo e il controllo di trazione che interviene solo quando è davvero necessario.
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