Salta al contenuto principale

Miguel Galluzzi: "Moto Guzzi unisce passato e futuro"

Miguel Galluzzi parla dell'importanza del marchio Guzzi e dei programmi che devono garantire alla casa di Mandello un futuro migliore. Per essere felici non servono numeri da giapponese...

Moto Guzzi è una moto italiana    

Miguel Galluzzi è stato uno dei designer che più hanno inciso nel mondo della moto degli ultimi 20 anni (sua la Monster, tanto per intenderci...). È responsabile dell'Advanced Design Center del gruppo Piaggio a Pasadina (negli Stati Uniti) e la sua ultima creazione, la nuova Moto Guzzi California 1400, ha convinto tutti. Dopo averci raccontato della nuova cruiser italiana (clicca qui) Motorcycle.com gli ha posto 10 domande sul futuro di Guzzi e sul ruolo della nuovissima cruiser di Mandello.

Qual è la posizione di Moto Guzzi nel mercato?
Moto Guzzi in questo momento si trova in una posizione privilegiata. La gente non ne può più della stessa "roba" sempre uguale a se stessa, vuole "oggetti veri", importanti, e Guzzi può essere la loro risposta.

Moto Guzzi ha realizzato la California con l'obiettivo di vendere negli States?
A mio parere la Triumph ha cercato di fare un incrociatore per gli Stati Uniti (la Rocket III, ndr). Moto Guzzi invece ha realizzato la California non solo per gli Stati Uniti ma anche per tutti gli altri: questa moto è stata un'icona Guzzi per molto tempo.

Qual è il futuro di Moto Guzzi?
In questo momento stiamo cercando di ricostruire un mattone alla volta, siamo ancora in fase di ripresa. Finché riusciremo a rimanere coerenti con l'identità del nostro marchio, faremo grandi cose.

Chi è il cliente tipo di Moto Guzzi?
Con la V7 Racer abbiamo conquistato la fascia dei 35enne, un'età che prima non era alla nostra portata. La California invece è indirizzata a motociclisti dai 35 a 45 anni di età. Anche se, una moto italiana e di Guzzi in particolare, non si può identificare con gli anni del suo pilota...

Cosa distingue Moto Guzzi dagli altri marchi?
Credo che uno dei motivi di successo di Guzzi sia la capacità di trasmettere, con i suoi prodotti, la cura di un lavoro artigianale. Basta farsi un giro a Mandello del Lario per rendersene conto. La fabbrica è immutata da 90 anni e questo fascino, in qualche maniera, viene tutt'ora trasmesso alle moto.

Che cosa è cambiato in Moto Guzzi dopo l'acquisizione di Piaggio?
La mentalità è cambiata molto. L'industrializzazione della produzione si è modernizzata e la nuova California e la famiglia V7 sono le "prime figlie" di questa rivoluzione. Guardiamo al futuro, ma senza dimenticare il passato. 

Piaggio non vuole trasformare Guzzi in una Honda italiana?
Credo sia vero il contrario. Sono convinto che sia Honda a volersi avvicinare allo stile Guzzi. Non abbiamo bisogno di vendere un milione di moto per avere successo, ce ne bastano 25-30.000, o forse anche meno.

Cosa l'ha colpita di Guzzi?
L'immagine più nitida che ho di una Moto Guzzi è la prima Le Mans: rossa, pinze Brembo e forcella Marzocchi. Le moto giapponesi a quell'epoca stavano arrivando, ma quel misto di classe e di bellezza è tutt'ora immortale.

Moto Guzzi è la Harley-Davidson d'Italia?
Il termine Cruiser che accomuna marchi come Guzzi e Harley può trarre in inganno. In realtà è una parola inventata dal marketing ma non identifica il senso di un marchio rispetto ad un altro. La verità è che Harley-Davidson è una moto prima di tutto americana, come Triumph è una moto inglese e Moto Guzzi è una moto italiana. Le loro particolarità sono molto ben definite e vanno al di là del semplicistico termine "cruiser".
Aggiungi un commento