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Gibraltar Race, in Italia la gara entra nel vivo

Dopo le foreste del Nord la carovana ha fatto ingresso in Italia dall'Alto Adige e dopo la tappa al Museo della Mille Miglia è diretta verso Cuneo. I concorrenti procedono velocemente verso la giornata di riposo di metà gara, programmata sabato ad Arles
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Dopo Polonia, Repubblica Ceca e Germania, la Gibraltar Race ha fatto il proprio ingresso due giorni fa in Italia, dove rimarrà fino a domani. La prima tappa italiana è stataa  Laives, in Alto Adige. Partiti da Passau all'alba di martedì, i partecipanti hanno affrontato uno stage in cui i tratti più agevoli hanno per necessità prevalso sulla parte più estrema inizialmente prevista. Nonostante le temperature torride di questi giorni molti passaggi in quota non erano ancora possibili per le anomali precipitazioni dell'ultimo periodo, e hanno costretto l'organizzazione a modificare la rotta iniziale. Il percorso è diventato più panoramico e ha permesso ai partecipanti di tirare un po' il fiato dopo due giorni piuttosto impegnativi. La Gibraltar Race è un lungo viaggio: ancora molti giorni e più della metà degli 8mila chilometri di percorso separano infatti gli oltre ottanta concorrenti dal faro di Finisterre.

Tutti al mare
Dopo i dolci paesaggi altoatesini la carovana si è diretta verso Brescia, dove ha fatto tappa al Museo della Millemiglia. Un posto speciale per il bivacco, una sorta di tempio della velocità che ospita alcune bellissime vetture e custodisce la memoria di una gara che in fondo è il simbolo della competizione nel motorsport. Con lo stesso spirito di avventura e la voglia di macinare chilometri, i concorrenti sono infine ripartiti alla volta di Cuneo, per uno dei tratti più iconici e meglio conosciuti dai Gibraltar Heroes. Le Alpi Liguri sono territorio di grandi strade bianche, costruite nell'antichità e sviluppate in una rete che non ha eguali nel periodo del regno savoiardo. Il panorama abbandona definitivamente le grandi foreste del nord, con i passaggi in boschi fitti di guadi e terreni ricchi di woops, salti e radici; l'orizzonte spazia verso sud, puntando dritto verso la Francia e il mare. Nella giornata di domani i concorrenti arriveranno infine ad Arles, dove sabato 24 ore di riposo saranno un giusto premio e l'occasione migliore anche per riordinare i mezzi, provati ormai da circa 4mila chilometri di percorso. In Francia si concluderà anche la prima parte della Gibraltar Express e contestualmente inizierà la seconda, con la formula ridotta che prevede solo la metà del percorso per gli iscritti.

La gara
Per quanto riguarda la classifica (aggiornata con penalità alla terza tappa), sono sempre le moto dell'Elica a guidare: Alistair Allan (BMW HP2, Classe 1) continua a condurre con una guida sostanzialmente senza errori, seguito a breve distanza da Jens Behling che partecipa per il secondo anno con la sua BMW R100 HPN (Classe 1). Il veterano Mark Kinnard è terzo e conduce nella Classe 3 in sella alla KTM EXC500 Rally. Bene anche gli italiani in recupero come Mirco Bettini (6°) e Ugo Filosa (4°), entrambi in Classe 1 con Honda CRF1000L, mentre segnaliamo che l'esperto Renato Zocchi, in sella a uno speciale Honda X-ADV conduce la Classe 2 ed è 8° nella overall. C'era molta curiosità nel vedere all'opera le Africa Twin in un primo confronto con la nuova KTM 790R Adventure: la moto austriaca, presente con un solo esemplare, non sta sfigurando e veleggia con David Zimmermann intorno alla 13esima posizione. Primo tra le moto storiche Dominique Durussel, eroico in sella alla propria Honda XR400R.
 

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