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EICMA 2019, 10 novità da non perdere

Manca poco all'apertura dei cancelli di EICMA 2019 e le novità sul piatto sono tante. Ne abbiamo selezionate dieci (quasi certe...) che non dovrete assolutamente perdere quando girerete tra i padiglioni della kermesse milanese
Dieci certezze (?)
EICMA 2019 è alle porte e i vari rumors sulle novità attese si susseguono a un ritmo pressoché quotidiano. Il web ha reso possibile scorpire in anteprima buona parte delle novità e questo 2020 non fa eccezione. Abbiamo quindi selezionato dieci novità pressoché certe e che non potrete assolutamente perdere. Per tutto il resto invece, collegatevi alla nostra sezione dedicata a EICMA, per restare sempre aggiornati su tutte le novità che vederemo alla kermesse milanese. 

Aprilia 660 naked
Vedremo di certo la versione definitiva della RS 660 che abbiamo visto l'anno scorso  dotata del bicilindrico ottenuto dimezzando il V4 della RSV4, ma lo stesso motore sarà impiegato su una nuova famiglia di bicilindriche di media cilindrata. A Milano vedremo anche una bella naked, mentre sembra che la Tuareg sarà rimandata al 2021.

Benelli Leoncino 800
A distanza di un anno arriverà la versione definitiva del prototipo visto a EICMA 2018. I cerchi a raggi sono stati sostituiti dalle ruote in lega (anche se non escludiamo di vederli in futuro montati da una versione Trail com’è stato per la 500); i freni a margherita da dischi tradizionali e le pinze Brembo da unità prodotte internamente da Benelli. A livello estetico, le principali differenze riguardano invece i nuovi i coperchi motore e l’unghietta trasparente posizionata sopra al faro tondo. Il motore si conferma essere un’evoluzione del bicilindrico da 76 CV già montato sulla 752S.



BMW S 1000 XR
La crossover sportiva della casa tedesca per il 2020 montarà il motore ShiftCam a fasatura variabile che equipaggia la sportiva S 1000 RR, una scelta obbligata che porterà inevitabilmente anche a pesanti modifiche sul telaio, dato che i punti di ancoraggio della nuova unità sono diversi da quella attuale. Facile ipotizzare che i 200 CV di potenza erogata dal motore in configurazione S 1000 RR vengano ridotti, ma di certola nuova XR avrà più CV di quella attuale che si "ferma" a 165.



Ducati Panigale V4 Superleggera
La Superleggera Ducati tornerà nel 2020 su base, com’è ovvio, della Panigale V4. La moto sarà un tripudio di carbonio utilizzato per carrozzeria e cerchi a 10 razze BST. Presenti le appendici aerodinamiche e le inconfondibili “branchie” per il raffreddamento del quattro cilindri. L’intero reparto sospensioni è affidato a Öhlins, con all’anteriore una forcella NPX pressurizzata e, dietro, un mono ammortizzatore TTX36. Altrettanto preziose le pinze freno Stylema firmate Brembo. Se lo scarico è in titanio e il forcellone in alluminio, un discorso a sé lo merita il telaio Front Frame: in gioco potrebbero esserci l’alluminio (così com’è per tutte le V4 attualmente in listino), il magnesio (com’è stato per la Superleggera 1199) oppure il carbonio (utilizzato per la “vecchia” Superleggera 1299). Rimangono dei dubbi anche per quanto riguarda il motore: da Ducati non è arrivata ovviamente alcuna informazione in merito, anche se è lecito aspettarsi un’evoluzione dell'unità già montata sulle V4 e V4S.  

Honda CBR 1000 RR
Il suo arrivo ormai è certo anche se di lei si sa davvero poco. A giudicare dai rumors apparsi in rete, però, avremo a che fare con un mostro da GP: saranno tante, infatti, le modifiche in programma, il quattro cilindri verrà senza dubbio potenziato per fargli raggiungere una potenza di almeno 200 CV e sono attese novità sostanziali anche su telaio, sospensioni ed elettronica. Riguardo quest'ultima, un brevetto apparso in rete sembra confermare che la piattaforma inerziale della nuova CBR sarà in grado di gestire non solo i classici sistemi di controllo ma anche un inedito sistema di  aerodinamica attiva composto da alette semoventi collegate alla carena con un sistema di tiraggio a cavo.



Kawasaki Z H2
Confermata da alcuni video teaser, la nuova Z H2 promette di essere una "bomba" in termini di prestazioni pure: del motore ovviamente non sappiamo nulla in termini di specifiche, ma probabilmente sarà tarato per erogare qualche CV in meno dei 230 della H2 carenata e dotato di un picco di coppia e potenza leggermente spostati verso il basso per migliorare il divertimento nel guidato. Di livello anche la dotazione tecnica: due pompe radiali e una Brembo Stylema all'anteriore. Il manubrio, rispetto alle classiche Z sarà leggermente più ribassato, per consentire una posizione sportiva e adeguata alle prestazioni di questo "mostro" supercharged. Cambia del tutto anche il cruscotto che sarà un TFT a colori, con tutte le informazioni necessarie per la gestione dell'elettronica. 



Bimota-Kawasaki
Il recente (ma mai confermato) acquisto di Bimota da parte di Kawasaki apre nuovi e finalmente rosei scenari per la casa di Rimini. Quasi certamente a EICMA potremo avere qualche indicazione su cosa potrà portare questa acquisizione. Con ogni probabilità si tratterà di una sportiva equipaggiata con il quattro cilindri in linea della Zx-10r, o forse, chissà, magari anche con il supercharged della H2... 

Suzuki V-Strom DR Big:
Si tratta forse della moto più misteriosa del lotto, di lei infatti si sa davvero ben poco. Solo una foto apparsa in rete aveva fatto presagire che Suzuki, dopo la Katana, avesse in mente di replicare la mossa riportando in circolazione un altro grande classico di Hamamatsu, la DR Big. Ovviamente, la nuova (ed ipotetica, per il momento) DR Big dovrebbe montare il bicilindrico da un litro dell’attuale V-Strom 1000. Anche il telaio – sempre secondo quanto trapelato da fonti vicine a Suzuki – dovrebbe essere quello a doppia trave in lega d’alluminio delle V-Strom, a cui si aggiungerebbero nuove sospensioni, un serbatoio da 20 litri, cerchi a raggi (s’era parlato addirittura di un anteriore da 21 pollici) e scarico alto, nonché una dotazione elettronica moderna con traction control, centralina inerziale e mappature motore.



Triumph Speed Triple
La Speed ci ha abituato a continue progressioni di cilindrata che, dagli 895 cm3 di 25 anni fa è salita fino all'attuale 1050. Il 2020 potrebbe vedere un'altra piccola iniezione di potenza. Secondo voci bene informate, infatti, il tre cilindri potrebbe crescere di 110 cm3 toccando così quota 1160. Una scelta fatta per "digerire" la normativa Euro 5 senza perdere in prestazioni, anzi aumentando la cavalleria dai 148 odierni fino a circa 160 CV. Oltre al motore potrebbero esserci anche altri cambiamenti in programma, a partire da leggere modifiche al telaio (per migliorare la precisione di guida) e al pacchetto elettronico che potrebbe essere ancora più raffinato. 

Yamaha
La casa di Iwata dovrebbe presentare numerose novità nella gamma di piccola e media cilindrata: potrebbe debuttare anche una versione 125 della XSR. Non sono da escludere anche delle novità sulla gamma di naked di grossa cilindrata: le bicilindriche 700 e le tre cilindri 900 potrebbero, infatti, subire un restyling profondo e qualche aggiornamento su motore ed elettronica. 
 
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