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BMW R nineT by Bernhard Naumann

Il customizzatore tedesco Bernhard Naumann ha messo mano su di una BMW R nineT del 2016, stravolgendone forma e spirito. Le linee classiche della naked acquistano un aspetto decisamente muscoloso e futuristico, con una netta (e interessante) sproporzione tra la parte anteriore e quella posteriore
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Fuoriserie
Giggerl
Reinterpretata dalla stessa BMW in diverse versioni - dalla Urban G/S alla Racer, passando per Scrambler e Pure - la R nineT è una naked particolarmente curata e che facilmente si presta alla personalizzazione. Del resto, fin dalla presentazione del concept ninety, realizzato in collaborazione con Roland Sands, era chiaro fin da subito che BMW con la nuova nine T volesse spingere il piede sull'acceleratore nel settore delle customizzazioni. Se però, generalmente, si tende a conservare le linee classiche della nine T, il customizzatore tedesco Bernhard Naumann - in arte Tin Man - ha voluto con l’opera qui in foto stravolgerne forme e spirito, dando vita ad una R NineT davvero particolare e futuristica. Il lavoro, durato quasi 2 anni, è cominciato con la messa a nudo di una R nineT del 2016, svestita di tutto il superfluo fino all’osso, o meglio, al telaio. Il telaietto posteriore è stato quindi rimosso e sostituito con uno ancor più piccolo, ottimo per mettere in risalto la struttura della moto e per fungere da sella monoposto. Tutto nuovo anche il serbatoio sagomato unito ai pannelli in alluminio che, chiudendosi sul davanti della moto, abbracciano la forcella e inglobano gli specchietti retrovisori. Se sospensioni e motore sono quelli originali (bicilindrico ad aria da 110 CV Euro 4), l’impianto di scarico è stato invece completamente rivisto. Bernhard ha optato in questo caso per un terminale molto basso e “nascosto” nella parte bassa della moto, quasi invisibile. Tutto è è stato brutalmente spostato in avanti, caricando l’anteriore e liberando il posteriore, con la ruota che, come piace negli ultimi tempi, resta praticamente sola, isolata dal resto della moto. Alluminio a parte, grafiche e colori sono quelli delle vecchie BMW da corsa, con le strisce blu, rosse e azzurre che corrono lungo il serbatoio e terminano col numero da gara. Ispirato dall’opinione degli amici, particolarmente stupiti dalla “sproporzione” della moto, il nome che Bernhard ha scelto per la sua nuova creazione è Giggerl, che nel su della Germania significa “pollo”. Ecco una nutrita gallery in cui è possibile ammirare questo "pollo bavarese" in tutti i suoi dettagli. 

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