Benda, i cinesi cedono al fascino senza tempo del sei cilindri
Dalla Benelli Sei alla BMW K 1600, passando per Honda e Kawasaki, i motori a sei cilindri hanno sempre rappresentato lusso, potenza ed esclusività. Oggi tocca a Benda, che ha presentato un nuovo propulsore da 1.686 cm³ pronto a raccogliere l’eredità dei “giganti”
Dai pionieri italiani agli anni d’oro giapponesi
Il mito dei sei cilindri nasce nel 1974 con la Benelli Sei 750 (qui vi raccontavamo la sua storia), prima moto di serie al mondo con questa architettura: 63 CV e due freni a disco anteriori che la resero un’avanguardia, seguita poi dalla Sei 900 da 80 CV. Negli anni successivi la sfida si spostò in Giappone: Honda CBX 1000 (1978-1982) con 105 CV e 220 km/h di velocità massima, e Kawasaki Z 1300 con raffreddamento a liquido, cardano e fino a 120 CV, seppur penalizzata da peso e complessità tecnica (come vi raccontavamo qui).
Un’altra pietra miliare arrivò nel 1988 con la Honda GL 1500 Gold Wing, che puntava non tanto alle prestazioni quanto alla fluidità di marcia, diventando poi il riferimento assoluto per le tourer di lusso. La sua evoluzione odierna, la Gold Wing 1800, tocca i 125 CV e 170 Nm, ma resta fedele al boxer a 6 cilindri. Tra i modelli più esclusivi, impossibile non citare la Horex VR6, prodotta dal 2013 al 2023 con 1.218 cm³ e fino a 163 CV, e naturalmente la BMW K 1600, in gamma dal 2011 con il celebre 6 cilindri in linea da 1.649 cm³, 160 CV e 180 Nm, cuore di una delle tourer più apprezzate al mondo.
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Benda rilancia la sfida
Nel solco di questa tradizione si inserisce oggi la cinese Benda, che al CIMA 2025 ha mostrato un sei cilindri in linea da 1.686 cm³. La testata inclinata e l’impostazione generale richiamano da vicino il motore bavarese della K 1600, ma la cilindrata superiore e alcune soluzioni tecniche lasciano intendere l’intenzione di entrare nel segmento delle grandi tourer di lusso. Resta da vedere su quale modello debutterà questo propulsore: per ora non ci sono informazioni ufficiali, ma è plausibile immaginare un progetto di serie entro il 2027. Certo è che, nonostante ingombri, peso e costi elevati, il sei cilindri continua ad affascinare e a rappresentare un simbolo di prestigio. Un segnale chiaro: le moto a sei cilindri hanno ancora un futuro, e Benda sembra decisa a volerlo scrivere…
Benelli fu davvero la prima?
Per quanto riguarda il 6 cilindri sì, ma qualcosa di ancor più "grande" era già stato tentato parecchi anni prima. Vista una sola volta al Salone di Milano del 1938, la Galbusera V8 progettata da Marama-Toyo e realizzata dal costruttore bresciano Galbusera è rimasta per decenni avvolta da un fitto mistero. Un mistero che, forse, verrà a breve svelato… Galbusera V8 2T sovralimentata: storia di un mistero lungo 80 anni