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Shellios Technologies: ecco il casco che "purifica l'aria"

Godersi la moto anche tra le strade di un’inquinatissima metropoli come Delhi? Brevettato dall’indiana Shellios Technologies, il casco “purifica aria” si serve di un filtro  HEPA con grado di protezione H13 ed una ventola alimentata a batterie per il ricircolo dell’aria. Ecco come funziona…
Caschi
Aria pulita?
Beati coloro i quali, in moto, oltre al paesaggio possono godersi anche qualche boccata di aria fresca e, magari, sentire gli odori che cambiano quando ci si sposta da una valle montana ad una scogliera a picco sul mare… Salvo la gita domenicale o, meglio ancora, un bel viaggetto in giro per l’Europa, la maggior parte di noi motociclisti è purtroppo costretta a districarsi nel traffico urbano e respirarsi i decisamente poco piacevoli e salutari gas di scarico di macchine e camion. Forse però, esiste una soluzione e non è un caso che ad immaginarsela sia stata una startup con sede in una delle città più inquinate al mondo. Parliamo in questo caso dell’indiana Shellios Technologies che, sensibile al problema, ha di recente brevettato un casco dotato di uno speciale sistema di filtraggio in grado di “purificare” l’aria dalle sostanze tossiche e proteggere così il motociclista, almeno in parte, dall’inquinamento atmosferico. L’idea è in realtà molto semplice: un filtro HEPA con grado di protezione H13 (quindi molto alto, la tabella in gallery rende l'idea) posizionato sul retro della calotta del casco e completato da una ventola alimentata a batterie che “cattura” l’aria esterna, la spinge all’interno del filtro e la reindirizza all’interno del casco, in prossimità della mentoniera. Sembrerebbe tutto bellissimo, ma…c’è un ma: il sistema è montato su di un casco con calotta esterna in fibra di vetro con certificazione BIS IS 4151, cioè valida solo in India, dove attualmente il casco è in vendita al prezzo di circa 60 euro. Particolare, quest’ultimo, che ne vieta per forza di cose l’esportazione in altri paesi. Chissà tuttavia che l’idea non venga prima o poi “copiata” da un produttore europeo e applicata a modelli utilizzabili anche da noi…

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