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Parabrezza, protezione trasparente

Il comfort di uno scooter dipende anche dal parabrezza. Ecco cosa bisogna sapere per scegliere quello più adatto per le vostre esigenze e come evitare di rovinarlo con l’uso
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Uno degli accessori più diffusi

Insieme al bauletto, il parabrezza fa parte del “kit di sopravvivenza” necessario per affrontare tutti i giorni la strada e il traffico. Alcuni modelli lo offrono di serie, per altri invece bisogna acquistarlo come accessorio (originale o aftermarket). Resta il fatto che ce l’hanno praticamente tutti gli scooter in circolazione, piccoli e grandi.
Nonostante sia così diffuso, al momento dell’acquisto pochi sanno come scegliere il parabrezza giusto per le loro esigenze Esistono infatti tantissimi modelli (alti, bassi, larghi, stretti, con o senza “spoiler”), ognuno con caratteristiche e “prestazioni” diverse. Ma ancora meno sono gli scooteristi che sanno come trattarlo per non rovinarlo irreparabilmente nel giro di poco tempo. In queste pagine abbiamo raccolto i consigli dei nostri esperti.


Come sono fatti

Più o meno tutti i parabrezza in commercio sono realizzati in polimetilmetacrilato (PMMA), il cosiddetto “plexiglas”. è un materiale plastico che ha molte doti, ma anche un grosso difetto: nonostante sia molto duro e resistente agli urti, si graffia con facilità. Al di là dell’estetica, i graffi superficiali possono provocare seri problemi alla visuale del pilota, in particolare di notte e con la pioggia. In pratica, le luci delle luminarie stradali e dei veicoli che incrociamo si rifrangono attraverso i graffi e le gocce d’acqua, creando dei “punti luminosi” che abbagliano e rendono difficile vedere cosa c’è davanti a noi. Diventa quindi importante conservare il parabrezza con cura. Vediamo le caratteristiche più importanti dei prodotti in commercio.
meglio quelli a quattro punti
I parabrezza con quattro o più punti di fissaggio a prima vista sono forse più complicati da installare di quelli “normali” con due soli attacchi, ma sono quelli che rimangono fissi e non creano problemi viaggiando a velocità elevate in autostrada
Resistono agli urti
Ormai tutti (o quasi) i parabrezza
in commercio sono con materiali come il plexiglas, che in caso di impatto non si rompono in mille pezzi (come il vetro, che crea schegge pericolose), ma al massimo si spezzano
10 anni di visibilità
Quella che generalmente viene definita trasparenza si chiama in realtà “trasmittanza” e indica la quantità di luce che passa attraverso il parabrezza. Se il materiale si opacizza, la trasmittanza diminuisce. I parabrezza di buona qualità mantengono quasi immutata la loro trasmittanza fino a 10 anni.



Quale è migliore?

Fondamentalmente i parabrezza sono di due tipi: quelli alti arrivano sopra la testa e riparano il volto; quelli bassi arrivano all’altezza del petto e lasciano scoperto il viso del pilota. Nessuno dei due è peggiore o migliore dell’altro; semplicemente hanno diversi pregi e difetti, per cui soddisfano esigenze differenti. Vediamole assieme.

Alto ripara ma....
I parabrezza cosiddetti “alti” sono quelli più protettivi, quelli cioè più larghi e più alti, che arrivano a riparare anche tutta la zona del volto e della testa.
Pro
● Sono la scelta migliore per chi usa lo scooter tutto l’anno e per chi percorre autostrade e tangenziali durante la stagione più fredda. Il viso e le spalle sono protette efficacemente da freddo e acqua.
Contro
● In caso di pioggia, le gocce d’acqua che si depositano sulla superficie ostacolano la visuale del pilota, esattamente come accade con le autovetture. Peccato che qui non ci siano i tergicristalli a spazzarle via...
● Se la superficie è troppo rigata, ostacola la visuale del pilota: il parabrezza deve essere sostituito.

Se è basso vedi meglio
Sono considerati “bassi” i parabrezza che arrivano all’altezza del busto, lasciando scoperti il volto, le spalle e in genere anche le mani del pilota.
Pro
● Non bisogna sostituirli se la superficie è rigata, e si vede bene anche se la superficie è sporca o bagnata, proprio perché non arrivano all’altezza degli occhi.
● Poco ingombranti, non impacciano passando tra le auto: quel che serve a chi usa lo scooter quasi sempre in città.
Contro
● Nonostante la maggior parte dell’aria non arrivi al corpo del pilota, comunque d’inverno si soffre un po’ per il freddo e la pioggia.


Il parabrezza va trattato bene

Abbiamo visto che è meglio evitare di viaggiare con un parabrezza rigato o sporco, quindi poco trasparente, soprattutto se avete installato un modello “alto”: ne va della vostra sicurezza, perché la visuale si riduce drasticamente. Ecco alcune semplici regole e qualche consiglio utile per mantenerlo sempre “in forma”.
Pulizia...
● Evitate assolutamente di usare detergenti per i piatti, solventi a base di alcool o carburante: la superficie si opacizzerà sicuramente. Utilizzate sapone neutro o, meglio ancora, solo abbondante acqua tiepida con una spugna.
● La classica carta assorbente da cucina (quella dei “rotoloni”) non va bene: è un po’ ruvida.
● Attenzione in ogni caso a non trascinare con la spugna dei granelli di polvere: potrebbero rigare la superficie.
... e manutenzione
● Un parabrezza rigato può essere “recuperato”, almeno nell’aspetto. Se è di tipo basso, o comunque i graffi sono in una zona al di sotto della visuale, potete provare a “cancellarli” con le paste abrasive delicate vendute nei negozi di telefonia (quella della Cellular Line costa circa 5 euro) che eliminano i graffi dai display dei cellulari e degli orologi. Attenzione a intervenire nella zona “alta” del parabrezza, si potrebbero avere problemi di visuale.  
● Controllate almeno una volta al mese che i bulloni dei supporti non siano allentati. Se le viti di fissaggio hanno un po’ di gioco possono incrinare il parabrezza, che alla lunga si romperà nella zona degli attacchi. 

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