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SBK Most, Superpole rovente: soltanto 33 centesimi fra Razgatlıoğlu e Bulega

È tutta lì la differenza fra i tempi ottenuti da Razgatlıoğlu e  Bulega, si prospetta un durissimo scontro per la supremazia prima ancora che per i punti della classifica

33 centesimi di secondo, un battito di ciglia. È tutta lì la differenza fra i tempi ottenuti da Toprak Razgatlıoğlu e Nicolò Bulega nella Superpole del round Repubblica Ceca, quinta prova del mondiale Superbike. È uno scontro per la supremazia prima ancora che per i punti di una classifica guidata dall’italiano della Ducati. E si prospetta durissimo. Il turco ha girato in 1’30”397, solo un soffio più piano del primato del circuito da lui stesso stabilito nel 2024; l’italiano ha replicato con 1’30”430 e dunque si troveranno uno di fianco all’altro sulla griglia di partenza. 

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Il turco è da record

Razgatlıoğlu addirittura sarebbe sceso al di sotto del record ma il suo giro monstre in 1’29”799 è stato cancellato per l’uscita delle bandiere gialle in seguito alla caduta di Tarran Mackenzie. Resta l’incognita del setting: come già detto altre volte, la BMW consuma molto gli pneumatici che dopo una decina di giri entrano in crisi. La Ducati no e va forte fino alla bandiera a scacchi. I tecnici della Casa bavarese hanno lavorato in questa direzione, vedremo tra poche ore i risultati.

Chiude la prima fila dello schieramento Danilo Petrucci, come nelle prove della mattinata autore del terzo tempo. Ha girato in 1’30”636 il pilota del team Barni, e con un distacco di 0”239 dal leader è ancora pienamente in partita. Certo, la gara è un’altra cosa, ma il ternano è in grado di togliersi quelle soddisfazioni che erano mancate sul “suo“ circuito di Cremona.

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Lowes e Bimota sono quarti

Dopo la delusione delle FP3, dove era caduto ed aveva pure ottenuto un tempo modesto, Alex Lowes ha dato un colpo di reni ed ha portato la Bimota sulla quarta casella dello schieramento, con un ritardo di soli 0”382. Pur con qualche alternanza la moto riminese sta crescendo bene, sperare in qualche risultato di rilievo non è un’idea peregrina. Certo, la concorrenza è agguerrita perché nelle prime sei posizioni ci sono cinque Case differenti: oltre a BMW, Ducati e Bimota la Honda di Iker Lecuona, quinto a 0”411, e la Yamaha di Remy Gardner, sesto a 0”476. L’australiano però parte in salita perché in Gara 1 dovrà scontare un ride through per essere caduto in regime di bandiere gialle durante le FP1 del venerdì.

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Bassani finisce a terra

Molto bene il nostro Yari Montella, autore del settimo tempo in 1’30”943, e pure Garrett Gerloff che ha l’ottavo ed è un po’ una sorpresa, visto come sono andate le cose negli ultimi tempi. Sam  Lowes è rimasto al di sotto delle aspettative ed è nono davanti ad Alvaro Bautista, lui sì piuttosto deludente anche se in effetti paga a Razgatlıoğlu soltanto 0”577. Finora non ha girato per il verso giusto nemmeno per Andrea Locatelli, soltanto 11º, mentre a complicare le cose per Axel Bassani è intervenuta una caduta, così che il veneto è soltanto 12º.

In quinta fila tre piloti che storcono il naso: Xavi Vierge, Jonathan Rea e Michael van der Mark avevano altre aspettative dopo le belle prestazioni nelle FP3, invece sono soltanto 13º, 14º e 15º. Se hanno carte da giocare in gara, dovranno darsi da fare per rimontare velocemente.

Questi i primi sei della Superpole 

 

1. Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) 1’30.397

2. Nicolò Bulega (Aruba.it Racing - Ducati) +0.033

3. Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team) +0.239

4. Alex Lowes (bimota by Kawasaki Racing Team) +0.382

5. Iker Lecuona (Honda HRC) +0.411

6. Remy Gardner (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team) +0.476

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