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SBK Italia, Bulega e la Ducati senza pietà in Gara 1

Impossibile resistergli, “Bulegas” era troppo forte ed ha tagliato il traguardo solitario con quasi 3” di vantaggio. Razgatlıoğlu esce sconfitto ma a testa alta

Più di così Nicolò Bulega non poteva fare: non solo ha vinto per distacco Gara 1 del round Italia, quarta prova del mondiale Superbike; ha anche piegato un avversario indomabile come Toprak Razgatlıoğlu. Al primo giro il turco lo aveva infilato all’interno della curva 13, balzando al comando, e vi era rimasto fino all’inizio del sesto passaggio. A quel punto però il pilota della Ducati Aruba gli ha reso il favore alla frenata della curva 11, in fondo al rettilineo più lungo, ha rintuzzato i suoi attacchi e lo ha staccato. Impossibile resistergli, “Bulegas” era troppo forte ed ha tagliato il traguardo solitario con quasi 3” di vantaggio. Razgatlıoğlu esce sconfitto ma a testa alta, oggi il secondo posto era il massimo possibile e l’impressione è che la sua BMW continui ad accusare un calo sulla lunga distanza. Ne avremo conferma domani nella Superpole Race, forse nella gara corta “El Turco” avrà qualche chance in più.

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Un pista per la Panigale

D’altronde questa pista sembra proprio favorevole alle Ducati e al loro super motore, lo conferma il terzo posto di Alvaro Bautista. Lo spagnolo ha corso bene ma ha fatto gara a sé. È partito alle spalle dei due giganti in lotta e ci è rimasto, lontano da loro e lontano dagli inseguitori. Quasi 9 secondi il suo ritardo dai primi due, e quasi 12 secondi il suo vantaggio sul gruppo alle sue spalle.

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E lì che invece c’è stata lotta, e l’ha avuta vinta Andrea Iannone. Ha tirato fuori le unghie l’abruzzese, ed ha difeso grintosamente il quarto posto dagli attacchi di Remy Gardner e delle due Honda ufficiali di Iker Lecuona e Xaviu Vierge. Al 15º giro Lecuona è finito a terra alla curva 3 e Iannone è riuscito ad allungare quel tanto che gli è bastato per concludere quanto e migliore dei privati, mentre Vierge ha avuto ragione di Gardner.

Delusione Petrucci e Locatelli

È solo in settima posizione che troviamo Danilo Petrucci, mentre ci eravamo illusi di vederlo molto più avanti dopo lo strepitoso risultato dell’anno scorso. Ma il ternano è partito soltanto 13º ed ha dovuto sudare sette camice per risalire, strappando sull’ultimo giro la posizione a Michael van der Mark. Axel Bassani ha conquistato un altro buon piazzamento portando la Bimota al nono posto davanti a Scott Redding, al suo compagno di squadra Alex Lowes ed a Sam Lowes, deludente dopo avere fatto faville nelle prove. Era partito discretamente, ma al sesto giro è andato largo in una curva e non è riuscito a recuperare finendo soltanto 12º. Ma è ancora maggiore la delusione per il 18º posto di Andrea Locatelli. Era partito indietro, al secondo giro è caduto alla curva 2 e pur riuscendo a ripartire, non ha potuto salvare la situazione. Il compagno di squadra Jonathan Rea, rientrante dopo un grave infortunio, ha concluso subito dietro di lui. invece ha centrato la zona punti Yari Montella, 14º, mentre non è arrivato in fondo Gabriele Ruiu, lui pure finito a terra.

Questi i primi sei in Gara 1 

 

1. Nicolò Bulega (Aruba.it Racing - Ducati)

2. Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) +2.835

3. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing - Ducati) +11.424

4. Andrea Iannone (Team Pata Go Eleven) +23.247

5. Xavi Vierge (Honda HRC) +23.778

6. Remy Gardner (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team) +24.115

Giro veloce: Nicolò Bulega (Ducati) - 1’29.081

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