SBK 2014: Troy Corser nella EVO con un suo team
SBK News - Nel 2014 debutterà la categoria EVO che correrà assieme alla classe regina a costi più contenuti. Troy Corser sembra intenzionato a partecipare con un team suo e del suo tecnico, per riuscire a portare avanti lo sviluppo della S 1000 RR EVO ed essere competitivo quando nel 2015 tutte le moto rispetteranno questo regolamento
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Una squadra tutta australiana
Troy Corser potrebbe tornare in Superbike con un proprio team schierato nella categoria EVO insieme al suo ex capo tecnico BMW Tom Larsen. L'obbiettivo, secondo il due volte campione del mondo della SBK, è a portata di mano e si è parlato inizialmente di una squadra con due moto BMW S 1000 RR, pare però che alla fine la squadra potrebbe schierare una sola moto, ma preparata al meglio per poter puntare ad essere competiva. Il budget necessaro non sarà esagerato, grazie alle regole della nuova categoria che prevede, in sostanza, ciclistica evoluta da SBK ma con motore ed elettronica strettamente derivate dai modelli regolarmente in vendita dai concessionari, come previsto dalle norme attualmente per la Superstock. "Ho un piano di cinque anni in mente - ha detto Troy - con un budget di 3 milioni di euro a stagione potremo giocarcela quando tutte le squadre saranno EVO". In effetti dal 2015 la SBK tornerà alle origini, spariranno le Superbike che attualmente dominano la scena e tutti i partecipanti dovranno utilizzare moto molto più vicine alla produzione di serie. Dopotutto sia Troy Corser che Larsen - rispettivamente il pilota e il tecnico BMW che hanno accompagnato l'esordio della S 1000 RR nel mondiale delle derivate - conoscono benissimo questa moto e le sue potenzialità, in un team tutto australiano come quello che sta per nascere, uno dei piloti "papabili" potrebbe essere Mark Aitchinson, pilota Kawasaki Pedercini nel 2013, che completerebbe questa sorta di "team nazionale" che potrebbe seriamente dare del filo da torcere a molti avversari.
Troy Corser potrebbe tornare in Superbike con un proprio team schierato nella categoria EVO insieme al suo ex capo tecnico BMW Tom Larsen. L'obbiettivo, secondo il due volte campione del mondo della SBK, è a portata di mano e si è parlato inizialmente di una squadra con due moto BMW S 1000 RR, pare però che alla fine la squadra potrebbe schierare una sola moto, ma preparata al meglio per poter puntare ad essere competiva. Il budget necessaro non sarà esagerato, grazie alle regole della nuova categoria che prevede, in sostanza, ciclistica evoluta da SBK ma con motore ed elettronica strettamente derivate dai modelli regolarmente in vendita dai concessionari, come previsto dalle norme attualmente per la Superstock. "Ho un piano di cinque anni in mente - ha detto Troy - con un budget di 3 milioni di euro a stagione potremo giocarcela quando tutte le squadre saranno EVO". In effetti dal 2015 la SBK tornerà alle origini, spariranno le Superbike che attualmente dominano la scena e tutti i partecipanti dovranno utilizzare moto molto più vicine alla produzione di serie. Dopotutto sia Troy Corser che Larsen - rispettivamente il pilota e il tecnico BMW che hanno accompagnato l'esordio della S 1000 RR nel mondiale delle derivate - conoscono benissimo questa moto e le sue potenzialità, in un team tutto australiano come quello che sta per nascere, uno dei piloti "papabili" potrebbe essere Mark Aitchinson, pilota Kawasaki Pedercini nel 2013, che completerebbe questa sorta di "team nazionale" che potrebbe seriamente dare del filo da torcere a molti avversari.
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